
La montagna e i suoi pericoli Escursionisti soccorsi dal Sast Due interventi nel week-end
Ormai decollata la stagione invernale porta con sé alcuni rischi che, anche se spesso ripetuti, è opportuno ricordare ancora una volta. A dirlo sono i numeri degli interventi di soccorso in arrivo alla centrale operativa del Sast che, soprattutto nei fine settimana, è chiamata a rispondere alle richieste di alpinisti e escursionisti in difficoltà. A testimoniarlo è il doppio intervento di domenica nell’area delle Alpi Apuane. Il primo ha riguardato due escursioniste in difficoltà nella zona del Monte Corchia. Le due donne, classe 72 e 77, si trovavano in fase di discesa con il proprio cane da un sentiero quando erroneamente hanno intrapreso una traccia sbagliata che le ha portate in una zona impervia, vicino all’ingresso della "Buca del serpente", uno dei numerosi ingressi dei percorsi speleologici dell’Antro del Corchia. All’improvviso il cane si è pericolosamente bloccato su una area piana di una parete rocciosa particolarmente esposta. All’arrivo dei soccorritori, fortunatamente, è riuscito a raggiungere le escursioniste, tuttavia le condizioni del terreno e il buio hanno indotto i tecnici ad attrezzare una corda fissa che ha permesso il rientro a Valle.
A seguire è scattato l’allarme anche per altri due escursionisti, classe 1998 e 1999, in difficoltà nel gruppo del monte Sumbra, che si trova a cavallo tra la Valle del Frigido nel comune di Massa e quella di Arnetola, nel comune di Vagli Sotto. I due giovani, non attrezzati per un’escursione invernale, avevano attaccato il sentiero 144 per effettuare il percorso ad anello del monte Fiocca. Si sono poi bloccati a causa della neve, presente anche a tratti ghiacciata. I tecnici della stazione di Querceta li hanno localizzati e raggiunti. Una volta messi in sicurezza, sono stati riaccompagnati fino al Passo Sella.
Due esempi che devono essere un monito per chi ama la montagna, ma che troppo spesso ignora le più elementari regole per una escursione in sicurezza. Prima tra tutte e tassativa, quella di essere dotati dell’attrezzatura adeguata, abbigliamento, calzature, ramponi e piccozza, cibo, bevande calde e una lampada frontale. Grande attenzione, poi, alle ore di luce a disposizione e all’allungarsi dei tempi di percorrenza degli itinerari, ricordando che pure sentieri di bassa difficoltà, prati di media montagna e canali innevati, possono nascondere rischi.
Fiorella Corti