La mostra su Puccini al Giglio. Immagini, luoghi e suggestioni . La Nazione regala il catalogo

Un viaggio unico che ripercorre la vita, le passioni e la creatività del compositore italiano a partire da mercoledì 20 novembre al teatro. Nello stesso giorno per i nostri lettori in regalo il libro di Sessa.

La mostra su Puccini al Giglio. Immagini, luoghi e suggestioni . La Nazione regala il catalogo

La copertina del catalogo che i lettori de La Nazione riceverano in omaggio mercoledì 20 novembre

In occasione della doppia ricorrenza — il centenario della scomparsa di Giacomo Puccini e il 165° anniversario della fondazione de La Nazione — la mostra “La Nazione di Puccini: Immagini, Luoghi e Suggestioni di un Compositore di Genio” arriva a Lucca. Un viaggio unico che ripercorre la vita, le passioni e la creatività di uno dei più grandi compositori italiani sarà al Teatro del Giglio a partire da mercoledì 20 novembre (inaugurazione alle 12, cerimonia su invito) e resterà visitabile fino all’8 dicembre negli orari di apertura del Teatro.

E’ la seconda tappa per la mostra curata al giornalista e studioso pucciniano Maurizio Sessa, dopo il debutto del 5 novembre nella prestigiosa Sala del Cenacolo nel Complesso di Vicolo Valdina alla Camera dei Deputati di Roma.

Nello stesso giorno di mercoledì 20 novembre i lettori riceveranno in omaggio con la copia de La Nazione il catalogo della esposizione, sempre a cura di Sessa. Attraverso 36 pannelli espositivi la mostra traccia un percorso iconografico e documentario dalla giovinezza del Maestro fino alla sua ultima opera, restituendo al visitatore non solo le tappe fondamentali della sua carriera, ma anche frammenti della sua vita privata. Ogni pannello raccoglie riproduzioni di materiali d’epoca provenienti dall’archivio storico de La Nazione: articoli, ritagli, immagini, locandine e documenti. Questi materiali narrano l’evoluzione artistica e professionale del compositore dal 1894, anno della rappresentazione di Manon Lescaut al Teatro Pagliano - oggi Teatro Verdi - di Firenze, fino al 1927, anno in cui, al Teatro Politeama Fiorentino, fu rappresentata postuma Turandot, la sua ultima opera. Completa il percorso una cronologia dettagliata della vita e delle opere di Puccini, permettendo così al pubblico di orientarsi attraverso gli eventi chiave della carriera del Maestro.

Tra i documenti più preziosi esposti in mostra e che sono riportati anche nel catalogo che andrà in omaggio ai lettori, figurano riproduzioni delle lettere autografe che Puccini inviò a due dei suoi più cari amici, i nobili toscani Marchese Piero Antinori e Conte Giuseppe della Gherardesca. Queste missive, conservate nell’Archivio della Famiglia Antinori a Firenze, rivelano aspetti della vita privata del compositore, in particolare la passione per le battute di caccia nelle campagne maremmane. Accanto a queste, la mostra presenta fotografie rare e inedite, che lo ritraggono in contesti informali e familiari, appunto durante i soggiorni in campagna.

Forte il richiamo a Lucca, dove è stato possibile reperire il certificato di battesimo di Giacomo (22 dicembre 1858). Inoltre alla Biblioteca Statale sono state consultate altre testate locali dell’epoca, che documentano l’attività del compositore quando muoveva i primi passi nel mondo delle note musicali.