Alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, Daria Perrotta, Segretaria generale dello Stato, ha tenuto la lectio magistralis dal titolo “Le nuove sfide della finanza pubblica: principi e strumenti”. Il rettore Casini, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha ribadito che si è trattato di “un invito avvenuto prima che Perrotta fosse nominata e che la nostra amicizia nasce nel tempo”. Casini ha ribadito di condividere le parole dell’assessore Nardini in relazione all’importanza di investire nella formazione – quindi di destinare le risorse – affinchè rappresenti effettivamente un arricchimento per tutti. Ha poi sottolineato come il nostro Paese sia indietro nel numero di laureati.
“La nostra Scuola risulta al terzo posto nella valutazione della qualità della ricerca – dice Casini – tuttavia abbiamo bisogno di farci conoscere anche all’estero, dando corso a uno dei pilastri della Scuola, ovverosia l’internalizzazione; vi è poi il bisogno consolidare e progettare le nostre esigenze, in un arco di tempo che va dai 5 ai 10 anni”. Programmazione dei bisogni, probabilmente anche degli spazi. Il rettore evidenzia come “anche gli spazi per il personale amministrativo in San Ponziano, alla luce dell’aumento, non sia più sufficiente”.
E se un punto fisso della politica di Imt è quello di eleggere il centro storico quale polo di formazione del metodo “campus” attualmente eletto nella zona est della città, Casini accenna anche ad alcune proposte – tutte da verificare – che potrebbero vedere la scuola in cerca di altri immobili nella zona ovest. Il rettore ribadisce anche l’importanza “dei rapporti con il territorio, a partire di quelli con il comune di Lucca” e di assistere a una vita accademica, all’interno del centro storico, che qualifica indubbiamente la città nel suo insieme. Casini nella sua prolusione, ha citato nel rapporto tra nuove tecnologie e istruzione, il presidente Mattarella che mette in guardia dal rischio di essere prigionieri in un mondo che non corrisponde alla realtà.
Mau.Guc.