REDAZIONE LUCCA

La notte più punk del Summer L’urlo dei Generation Sex tra amarcord e schitarrate

La band di Billy Idol e Tony James (Generation X) e Steve Jones e Paul Cook (Sex Pistols) non tradisce le attese e regala uno show tiratissimo, divertente tutto giocato sul filo dei ricordi.

La notte più punk del Summer L’urlo dei Generation Sex tra amarcord e schitarrate

I Generation Sex non hanno tradito le attese dei tanti fan che ieri sera si sono assiepati in piazza Napoleone sotto il palco del Summmer Festival.

La super-band composta di Billy Idol e Tony James, voce e basso dei Generation X, e da Steve Jones e Paul Cook, chitarra e batteria dei Sex Pistols, nella sua prima e unica data italiana ha mantenuto quanto promesso: uno show incendiario, tutto giocato sulla memoria degli anni d’oro del punk inglese con una sfilza di successi delle due band che, da sole, confininano il genere: i dissacranti e urticanti Sex Pistols che con il loro sound abraviso e il look rivoluzionario (dove mise lo zampino una tal Vivienne Westwood..) dettero vita al movimento nell’Inghilterra di fine anni Settanta e i Generation X che invece lo sdoganarano verso le grandi masse e il mainstream.

Poche le sorprese della scaletta dove si sono alternati i successi dell’una e dell’altra band. Dall’iniziale Pretty Vacant (Sex Pistols), alla finale My Way (brano portato al successo da Frank Sinatra e che i Sex Pistols trasformando in un manifesto del punk), c’è stato spazio per i successi dell’una e dell’altra band.

Come Ready Steady Go e Dancing With Myself dei Generation X e che ancora oggi rappresentano il lato più morbido e orecchiabile del punk. Al contrario degli inni generazionali di God Save the Queen o Silly Thing che portano l’inconfondibile marchio di fabbrica dei Sex Pistols. Il tutto per una serata di grande divertimento per i fans, tra i quali numerosissimi ”over”, a testimonianza di come il punk sia una musica invecchiata senz’altro nello spirito e nell’estetica, ma che ha conservato un posto speciale nel cuore di chi quella stagione musicale e non solo l’ha vissuta in prima persona.

Tanti anche i ragazzi, incuriositi dal vedere in azione dei ”dinosauri” che però, anche a dispetto dell’età e anche dello stile di vita (no, non sono stati degli stinchi di santo e lo portano scritto in ogn ruga del viso), ancora dicono la loro soprattutto se, come ieri sera, messi su un palcoscenico senza fronzoli, arricchito soltanto di a immagini d’epoca delle due band, per far ballare e divertire la gente.

F.M.