La parola ai tassisti “Ci facciamo in quattro ma le criticità sono tante e i controlli troppo pochi“

Il referente, Francesco Mugnaini: “Presto un incontro in Comune per risolvere. Bisogna puntare a unire le forze con Viareggio e serve la corsia preferenziale“.

La parola ai tassisti “Ci facciamo in quattro ma le criticità sono tante e i controlli troppo pochi“

La parola ai tassisti “Ci facciamo in quattro ma le criticità sono tante e i controlli troppo pochi“

La parola a loro, ai tassisti “fantasma“ che quando si palesano lo fanno a tariffe robuste. “Ci sono delle criticità – ammette Francesco Mugnaini, rappresentante dei tassisti di Lucca –, che noi per primi ci stiamo adoperando a risolvere. Non è un caso che presto avremo un nuovo incontro in Comune con gli assessori Granucci, Santini e Buchignani. E sul tavolo metteremo tutto“.

Nel “tutto“ c’è anche la corsia preferenziale per i taxi. “E’ un grosso problema per noi e per l’efficienza del servizio – sottolinea – . Lucca è una delle poche città in Toscana a non avere nemmeno una corsia preferenziale. Noi ci sorbiamo tutto il traffico della città, e questo rallenta il servizio. Ne chiederemmo una almeno tra l’uscita di viale Europa e la stazione ferroviaria“. Torniamo al punto delle licenze: 30 non sono poche per Lucca considerato che deve coprire anche Capannori perchè non ne ha nemmeno una? “Capannori ha gli Ncc, non è pensabile una licenza in un luogo che non ha nemmeno l’ospedale, un tassista ci farebbe la fame. Il problema del numero di licenze – suggerisce Mugnaini – può essere letto secondo altre prospettive. Ad esempio, a Lucca 4 licenze sono intestate a chi non viene al lavoro, nei fatti non sono operative. Basterebbe che la polizia municipale attivasse dei controlli, e ritirasse la licenza a chi non sta alle regole“. In vista, il 9 luglio, ci sono altre due licenze da intestare a chi guiderà vetture adatte anche al trasporto di chi è in carrozzina, attraverso pedane mobili.

“In più con altri 4 colleghi – spiega il referente dei tassisti – abbiamo attivato le doppie guide, ovvero con una stessa vettura facciamo il doppio turno, quindi due autisti su due turni sulla stessa auto. Anche questo è un punto a vantaggio, ma non si può prescindere dai controlli della polizia municipale soprattutto rispetto a situazioni che abbiamo segnalato“. E che riguardano anche il turno di notte (fino alle 5), quando la città diventa deserto. “Può capitare che si rompa l’auto a ridosso del turno di notte, nessuno fa il processo alle intenzioni ma, ribadisco, i controlli della polizia municipale ci vogliono“. Poi c’è il fatto del doppio numero di chiamata. “Fa confusione. A quello del Radio Taxi di Lucca, 0583 1745, si è aggiunto un altro che in pratica fa riferimento a alcuni tassisti che tempo fa sono usciti dal consorzio. Così diventa il caos“. “Più che frammentare bisognerebbe unire le forze, in particolare con Viareggio e la Versilia – suggerisce Mugnaini –, magari proprio puntando a un numero unico. In particolare, in occasione di eventi, potremmo darci reciprocamente una mano a coprire il territorio spostando il baricentro delle presenze. Sono accordi che si possono fare all’interno della provincia, che esistono già a Milano e a Firenze. Potremmo aprire anche a Massarosa e a Lido di Camaiore. Sarebbe un obiettivo auspicabile, anche se, mi rendo conto, da perseguire con un po’ di tempo. D’altra parte negli ultimi 12 anni il servizio taxi è stato un po’ abbandonato a se stesso, adesso stiamo cercando di riprenderne le redini, anche grazie alla disponibilità dell’amministrazione comunale con cui ci stiamo interfacciando“. Di fronte alle tante polemiche c’è un dato di fronte al quale Mugnaini invita a riflettere. “A Lucca siamo sotto la media nazionale per corse inevase, ovvero sotto il 20%“. E questo può essere una buona notizia per Lucca o una pessima per l’Italia.

Laura Sartini