REDAZIONE LUCCA

"La partita applaudita". Altopascio in gioco

Il progetto è in sinergia tra Anci Toscana, Calcio Fair Play, CONI e Comitato Regionale FGCI.

Nella foto d’archivio una partita di calcio di un campionato tra squadre giovanili organizzato dalla Federazione Italiana Giuco Calcio

Nella foto d’archivio una partita di calcio di un campionato tra squadre giovanili organizzato dalla Federazione Italiana Giuco Calcio

Un tema sentito, dopo innumerevoli episodi spiacevoli ma che vede Altopascio isola felice in questo senso. Il Comune della cittadina del Tau fornisce il patrocinio e il logo all’evento "La partita applaudita". Di che si tratta? Una sfida di calcio in cui, curiosamente, il pubblico non potrà utilizzare la voce, ma soltanto le mani...però per applaudire. Il progetto è in sinergia tra Anci Toscana, in collaborazione con Calcio Fair Play, CONI e Comitato Regionale Toscana FGCI, che organizzeranno questa iniziativa quale traduzione pratica, sul campo, di quanto proposto dalla lettera aperta "Cari Genitori", volutamente provocatoria, che diventa un mezzo potente per far capire a padri e madri, agli addetti ai lavori, ma più in generale a chiunque frequenti gli impianti sportivi durante il fine settimana che il campo di gara non è una sorta di "zona franca" dove quasi tutto è concesso. Il calcio è gioco e divertimento. Deve diventare uno strumento di "educazione e formazione al sano e corretto modo di tifare". Il Comune di Altopascio, con delibera di giunta del 18 febbraio, aderisce. E lo fa anche vista al stretta sinergia con la società calcistica locale, il Tau, che ha la prima squadra in serie D, ma è nata nel 1990 come settore giovanile, ancora adesso all’avanguardia in Toscana, fucina notevole di talenti. Il club del presidente Antonello Semplicioni, però, non insegna solo la tecnica, sia pure fondamentale, ma anche e soprattutto i valori che dovranno servire ai ragazzi come bagaglio costante nella loro vita da adulti. Ma la formazione è anche per i genitori che in altre realtà spesso sono convinti di avere in casa super campioni, come si evince troppo di frequente dalle cronache.

Massimo Stefanini