REDAZIONE LUCCA

La Piana, oasi per le imprese rosa. In controtendenza spunta il “più“

La Camera di Commercio certifica invece il rallentamento soprattutto in Garfagnana e Valle del Serchio

La Piana, oasi per le imprese rosa. In controtendenza spunta il “più“

La flessione è appena percettibile, ma c’è. Rallenta la dinamica femminile a Lucca anche se, dall’altro lato, crescono le società di capitali guidate da donne con particolare riferimento ai settori del commercio, alloggio e ristorazione. Nella nostra provincia – dati della Camera di Commercio – su 41.802 imprese sono 9.360 quelle femminili, per un’incidenza del 22,4%. Le 573 iscrizioni del 2023 sono in linea con il 2022, ma inferiori al periodo pre-covid, mentre sono aumentate (+57 unità) le cessazioni volontarie che si attestano a quota 585, il valore più elevato dal 2019.

Il saldo tra nuove iscritte e cessate è pertanto in negativo di 12 unità, dopo un biennio di valori positivi. Il tasso di crescita è quindi sostanzialmente stabile (-0.1%), ma in controtendenza rispetto al +0.5% del 2022. La forma giuridica ditta individuale è risultata prevalente (56% del totale per 5.268 imprese totali). Un’impresa femminile su quattro è invece una società di capitale la cui dinamica è risultata positiva (+32 unità; +1,4%) grazie alla normativa sulle SRL semplificate. In calo le società di persone (-49 unità; -3%). Il Commercio, con circa 2.400 imprese, si conferma il settore a maggior presenza femminile, ma anche quello con la maggiore contrazione (-2.7%). Flessione anche nell’Agricoltura (-2.7%), stabile l’Industria. Positive le dinamiche dell’Alloggio e ristorazione (+0.8%), dei Servizi alle imprese (+4%) e dei Servizi alla persona (+1.2%). Sotto il profilo geografico la contrazione ha interessato le zone più interne del territorio: Media Valle del Serchio (-1.9%), Garfagnana (-3.3%). Stabile la Versilia (-0.2%), in crescita la Piana (+0,8%). Relativamente alle cariche assunte da donne, è significativa la diminuzione di 303 unità per un numero complessivo di cariche al femminile che scende a 29.215 unità, il 28% del totale di quelle registrate. Le imprenditrici under 30, anche a causa di un difficile ricambio generazionale, non trovano molto spazio, sono infatti soltanto 1.202: appena il 4.1% del totale.

“I dati dimostrano che è necessario un impegno costante nel garantire le migliori condizioni affinchè cresca la presenza femminile nelle imprese - afferma Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest. In quest’ottica si colloca l’iniziativa che abbiamo in programma nella ricorrenza dell’8 marzo. Una giornata di riflessione sulle tematiche generali – prosegue Tamburini – che dà il via al progetto “Movie for women’s training”: un percorso di formazione rivolto alle donne, organizzato dal Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di commercio della Toscana Nord-Ovest.” In generale nel 2023, nel contesto di “area vasta“ delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa, le imprese a cui fanno capo le donne, hanno raggiunto quota 23.866, con un saldo tra iscritte e cessate, al netto di quelle d’ufficio, di -50 unità pari ad una flessione dello 0.2%. Il dato risulta in controtendenza rispetto all’intero sistema imprenditoriale che, invece, cresce dello 0.2%.

Il rallentamento giunge dopo due anni positivi per le “imprese in rosa”. Diminuisce, inoltre, di 842 unità (-1.1%) il numero delle donne che rivestono cariche nelle imprese (titolari, amministratrici, socie, ecc.). Questo, in sintesi, è quanto emerge dall’analisi effettuata dall’Istituto di Studi e Ricerche (Isr) e dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest.

L.S.