
di Daniele Masseglia
Non sono belle notizie quelle che arrivano dall’associazione “Grano“, realtà che dal 2005 si spende con abnegazione sul territorio per rifocillare chi fatica ad andare avanti. Sono oltre 200 le persone che ogni mese si recano alla sede all’ex convento dei frati per ritirare pacchi di generi alimentari e se è vero che le 90 famiglie servite erano diventate 120 durante il lockdown, è altrettanto vero che la cifra di partenza non accenna a diminuire. Un impegno gravoso per l’associazione, costretta nel frattempo a rinnovare il direttivo per la necessità di sostituire la storica presidente Elena Mancini, le cui condizioni di salute sono purtroppo peggiorate.
Al suo posto è stata nominata l’ex vice presidente Simonetta Corbellini Andreotti, legata a Mancini da un’amicizia di lunga data oltre ad aver insegnato insieme a Tonfano e aver fatto parte della Caritas diocesana alla Rocca. Poi l’ex sindaco Mallegni chiese loro di dar vita al “Grano“ e oggi sono le uniche socie fondatrici rimaste nell’associazione, che può far leva su venti volontari. Corbellini Andreotti sarà affiancata dalla vice presidente ed ex segretaria Roberta Sarti e dalla neo segretaria Angela Quintavalle. "Durante il lockdown del 2020 – spiegano – abbiamo dovuto ampliare le nostre presenze dato che le famiglie a cui dedicarci erano aumentate. Alcune hanno poi migliorato la propria condizione, altre invece sono subentrate essendo finite in questa fascia di povertà. Sono 90 i nuclei a cui una volta al mese consegnamo un pacco di generi a lunga conservazione quali pasta, riso, scatolame, biscotti, olio, caffè, zucchero e farina. Inoltre la sera, a turni tre volte la settimana, diamo anche i prodotti invenduti di forneria e gastronomia donati dalla Coop di Pietrasanta e Seravezza". Il fronte degli aiuti include i prodotti donati tre volte la settimana dall’azienda agricola “Paradise“, i surgelati dal Banco alimentare di Firenze, le raccolte effettuate ai supermercati e gli acquisti grazie alle donazioni in denaro, in primis quattro cittadini che ogni mese versano una quota. Fino ai contributi economici della Bcc durante il Covid, i buoni spesa erogati ogni anno dai balneari tramite Coalve e la collaborazione con la Consulta del volontariato e il Comune, che ha supportato il “Grano“ nel trasloco dall’ex mercato coperto alla sede attuale messa a disposizione dal parroco don Francesco. "Tutto questo – concludono – non sarebbe stato possibile senza una ’colonna’ come Elena, la quale rendendosi conto dei suoi gravi motivi di salute e di non poter più essere attiva come prima si è messa da parte. Le siamo riconoscenti per tutto quello che ha fatto con caparbietà e fermezza: porteremo avanti la sua missione".