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Un nuovo attacco all’amministrazione di Vagli Sotto per la scelta di non rimuovere la statua di marmo raffigurante il presidente russo Vladimir Putin presente sul lungo Lago, arriva dai Giovani Democratici della Valle del Serchio. Il Gruppo, che critica apertamente l’immobilismo di sindaco e consiglieri in merito, manifestano pieno appoggio al segretario del Pd di Vagli Sotto, Enzo Coltelli, per la presa di posizione sull’abbattimento della statua. "Dinnanzi a una guerra – spiegano –, la preoccupazione più importante è quella di guardare il proprio orticello, di ripiegarsi su sé stessi e pensare al proprio tornaconto turistico. Poco importa se in gioco ci sono le vite di un’intera nazione. L’ex sindaco dice chiaramente che non è una statua a cambiare la guerra e su questo siamo d’accordo".
"Ma qual è il messaggio che manda alle nuove generazioni di casa nostra? - si chiedono - Come giovani attivi in politica, ci sentiamo di prendere le distanze, i simboli sono importanti, le statue sono tributi alla figura e alla storia che un uomo rappresenta. La statua di Putin, oggi, rappresenta l’aggressione di uno Stato sovrano, la morte di centinaia di civili, le città distrutte, i profughi in fuga. Rappresenta il ritorno della guerra in Europa, dopo decenni di pace, una pace costruita sulla morte, la distruzione e il dolore delle guerre mondiali. Sui tornaconti economici devono prevalere i valori e i principi che si insegnano alle future generazioni, perché la cultura della pace è fragile e va costruita anche a casa nostra".
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