REBECCA GRAZIANO
Cronaca

La stella resta nel piatto “Il Giglio“ di Lucca rifiuta la lode Michelin

I tre grandi chef del ristorante stupiscono il mondo della gastronomia "Facciamo un passo indietro per farne due avanti in futuro. Vogliamo riavvicinarci alla gente e ritrovare la nostra identità".

La stella resta nel piatto “Il Giglio“ di Lucca rifiuta la lode Michelin

I tre grandi chef del ristorante stupiscono il mondo della gastronomia "Facciamo un passo indietro per farne due avanti in futuro. Vogliamo riavvicinarci alla gente e ritrovare la nostra identità".

"Facciamo un passo indietro per poterne fare due avanti". Con queste parole i tre chef del ristorante "Il Giglio" nell’omonima piazza del centro storico di Lucca ha deciso di rinunciare alla Stella Michelin per tornare a godersi ciò che li ha fatti innamorare della cucina. Una decisione radicale presa da Benedetto Rullo, Lorenzo Stefanini e Stefano Terigi e che sta facendo parlare il mondo della gastronomia.

"Vogliamo poter fare il lavoro che amiamo senza doverci preoccupare degli standard altrui. Per noi è importante adesso poter tornare a concentrarci sui clienti, offrendo loro un’esperienza culinaria informale, ma di altissimo livello". Queste le motivazioni con cui i tre hanno spiegato la rinuncia a uno dei riconoscimenti più ambiti della cucina internazionale.

Il giorno dopo un annuncio per certi versi storico, i tre chef – che da anni sono alla guida del ristorante – sono ancora più consapevoli della scelta e, sulla base delle reazioni e dei feedback ricevuti, dicono: "Guardando i social ci sentiamo capiti, molti ci comprendono e ci appoggiano, anche se è una scelta abbastanza facile da travisare. Sicuramente, lavoreremo per rendere chiaro il nostro obiettivo a tutti, anche a chi non l’ha presa bene". Tradotto, c’è chi applaude e chi storce la bocca.

Come ben traspare leggendo i commenti su Facebook, dove, al netto delle solite idiozie e stupidità di turno, si passa dai "bravi, scelta giusta le guide sono inutili" ai "siete stati onesti, si capisce che non potevate più sostenerla".

Certo, chi conosce il ristorante lucchese come una realtà da sempre trasformista e in continua evoluzione, non è rimasto particolarmente sorpreso da una scelta che appare fatta in nome del voler rimettere al centro la libertà espressiva e l’accoglienza, sfidando alcune delle convenzioni del mondo culinario. "E’ stata una scelta ponderata, per questo capiamo chi non comprende il nostro andare controcorrente – chiariscono ancora i tre – Vogliamo poter fare il lavoro che amiamo senza doverci sentire stretti in una categoria che non ci appartiene più".

"Il nostro obiettivo adesso – aggiungono ancora gli chef – è che il Giglio ci somigli, ci rispecchi, ci racconti, vogliamo riavvicinarci alla gente, il ristorante, secondo noi dovrebbe diventare uno spazio in cui chiunque possa sentirsi a proprio agio. È una scelta che punta a recuperare il vero spirito della ristorazione: accoglienza, autenticità e, soprattutto, libertà espressiva".

Ieri è arrivata anche per interposta persona la riposta della Michelin ai tre chef del ristorante Il Giglio. "Non si rinuncia alla stella. Lo abbiamo detto più volte. E’ sufficiente non inviare più il modulo, lo sanno bene i ristoratori", hanno detto dalla guida Michelin alla testata "Il Gambero Rosso".

Un modo per far capire che la stella al momento resa dov’è e che forse le cose potrebbero cambiare in futuro. Sebbene la guida potrebbe anche ignorare la richiesta de Il Giglio e continuare a inserire il locale nella proprie segnalazioni.