La tragedia alla Kme di Fornaci. A inizio settimana l’autopsia per chiarire gli ultimi istanti

Per ricostruire l’incidente all’interno della fabbrica il pm nominerà un consulente e un medico legale

La tragedia alla Kme di Fornaci. A inizio settimana l’autopsia per chiarire gli ultimi istanti

La tragedia alla Kme di Fornaci. A inizio settimana l’autopsia per chiarire gli ultimi istanti

Non si ferma il dolore per la tragica scomparsa di Nicola Corti, operaio della Kme rimasto vittima del macchinario su cui lavorava da tanti anni. E non mancano neanche gli interrogativi sulle dinamiche, ancora al vaglio degli inquirenti. Non sono state facili le operazioni di recupero del corpo di Nicola Corti, l’operaio di 50 anni rimasto schiacciato tra due rulli dell’impianto all’interno del reparto Laminatoio sesto di Fornaci. Il delicato intervento per recuperare il corpo e trasferirlo poi all’obitorio di Lucca è durato per ore.

Nicola lavorava al forno flottante numero 1 ed era sicuramente, come raccontano anche i colleghi, uno dei più esperti in questo lavoro. Non si sa il motivo per il quale il cancelletto di ingresso al macchinario fosse aperto al momento dell’incidente, ed è questo una delle prime domande sulla situazione.

L’impianto ha un sistema di sicurezza automatico che si blocca proprio aprendo il cancello, ma poi può essere riavviato (come nel caso di interventi di manutenzione) con un’apposita chiavetta, che sarebbe stata trovata inserita. L’unica cosa certa al momento è l’operaio si è avvicinato ai rulli, bypassando i congegni di sicurezza e lì ed è avvenuta la tragedia. Per chiarire questo e altri aspetti, nei prossimi giorni verrà svolta l’autopsia sul corpo di Nicola Corti, disposta dal pm Laura Guidotti, che nominerà anche un consulente per aiutarsi nella ricostruzione.

L’esame, che verrà fatto tra martedì e mercoledì della prossima settiamna, servirà per cercare di ricostruire il momento del drammatico incidente. Nel frattempo lo stabilimento Kme resterà chiuso fino a lunedì.