"La Tragica Storia dell'Antica Chiesa di S.Pietro Maggiore"

La storia dell'antica chiesa di S.Pietro Maggiore è singolare: costruita al di fuori delle Mura, fu demolita per far posto alle nuove, ma un miracolo la salvò. Per due secoli e mezzo fu amata dai lucchesi, poi nel 1806 sparì per far posto ai piani di grandezza di una sovrana.

Era una delle cento chiese, ma non era come le altre. Aveva la dignità di una basilica e onori pari a quelli della cattedrale di Lucca, eppure… Eppure la sua storia parla di due rinascite e altrettante distruzioni con l’ultima che ne è valsa la cancellazione. Triste destino per una chiesa amata dai lucchesi e poi sparita per far posto ai peccati di vanità di una sovrana. La storia dell’antica chiesa di S.Pietro Maggiore è abbastanza singolare. Sorta al di fuori delle Mura Romane e lasciata fuori anche da quelle medievali, dovette piegarsi alle esigenze di difesa della città e fare spazio alle nuove Mura rinascimentali.

Era stata costruita, infatti, nei pressi dell’attuale Porta di S.Pietro, per dare ospitalità ai forestieri. Aveva l’abside posto proprio verso la Porta e la facciata dirimpetto al Palazzo di Giustizia. Una Chiesa ad una navata, a cui erano particolarmente devoti i lucchesi e dalla quale doveva passare, trascorrendovi la notte antecedente la sua nomina, il nuovo vescovo di Lucca, prima di incamminarsi in maniera pomposa e solenne verso la cattedrale a ricevere il nuovo incarico.

Ma nel 1513, quel luogo che fino ad allora era occupato dalla chiesa e da un hospitale, dovette essere demolito perché si trovava sul percorso della nuova cinta muraria. Le esigenze difensive della città, a quel tempo, venivano prima di ogni sentimento e fede. La chiesa venne velocemente demolita fino ad un’ultima parete nella quale era raffigurata una Madonna con bambino che non voleva saperne di cadere. E quando uno dei muratori provò a colpi di mazza, fu investito da una improvvisa fiammata che fece desistere chiunque dal proseguire.

Un fatto prodigioso che spinse tutta la comunità a riconsiderare quell’opera, salvandola dalla distruzione e ricostruendovi attorno un piccolo oratorio dedicato alla Madonnina, che oggi conosciamo come quello di S.Cecilia mentre a perpetuare il nome, i titoli e gli onori, dopo aver trasmesso il nome alla nascente Porta a sud della città, la Porta S.Pietro appunto, fu fatta risorgere a tre navate, al posto della chiesa di S.Pietro in Cortina che si trovava accanto alla torre di Palazzo, nel cuore della città. Progettata dall’architetto Penitesi con una cupola, sette altari e decorazioni degne di una cattedrale, pareva il finale giusto, per restituirle la dignità perduta, traslandovi in tempi brevi, un’altra immagine miracolosa, quella della Madonna dei Miracoli, protagonista di altri fatti straordinari avvenuti nei pressi della Porta di S.Maria dei Borghi.

Per due secoli e mezzo, la chiesa rimase una delle preferite dai lucchesi e fu sede anche di importanti riunioni del Senato. Ma tanto lignaggio non bastò ad evitarle il sacrificio supremo per far spazio ai piani di grandezza della Principessa Elisa. Ed in men che non si dica, nel 1806, per dare luce al Palazzo del Governo e creare Piazza Napoleone, per S.Pietro Maggiore non ci fu nulla da fare e finì in macerie in buona compagnia, insieme alla Torre di Palazzo, agli Archivi, ai Magazzini del Sale, alle Poste. Solo l’affresco miracoloso della Madonna fu salvato e trasferito nella vicina chiesa di S.Romano. Troppo poco per un luogo così amato.