
L’amministratore delegato della Toscotec, Alessandro Mennucci, parla delle innovazioni tecnologiche dei propri macchinari
L’innovazione nel settore delle macchine per cartiera sta tutto qui, in mezzo a una campagna che per certi versi è ancora intatta. Si chiama “Toscotec – A Voit Company”, l’azienda con sede principale a Marlia, nel comune di Capannori, che ormai dagli albori del 1948, in continua evoluzione, costruisce macchinari per cartiere: un gradino alla volta è cresciuta, si è ampliata, è diventata punto di riferimento per le sfide che guardano il futuro, conquistando un mercato multinazionale.
A Marlia si estende su oltre 60mila metri quadrati; è dotata di uno stabilimento strategico di 5mila metri quadrati a Massa, vicino al porto, da dove partono i grossi macchinari per essere spediti via mare oltreoceano. 280 i dipendenti i quali vivono i propri turni di lavoro in una fabbrica che mette loro a disposizione una mensa e una zona relax dove poter leggere, giocare a ping-pong, biliardino e rilassarsi. Un modello di industria che viene da lontano ma che non è così scontato incontrare. Un’altra sede, con alcuni dipendenti perlopiù dedicati al lavoro amministrativo, si trova a Pinerolo: si tratta di un’azienda che Toscotec in passato ha acquisito mantenendo in loco i lavoratori. L’azienda ha fatto della ricerca innovativa la propria stella polare e oggi è leader mondiale per la costruzione di un macchinario destinato al prodotto tissue che rappresenta una vera e propria sfida per il futuro, perché può essere alimentato a idrogeno.
Una sfida, appunto, a cui manca la capacità – tutta in capo ad altri soggetti – di rendere l’idrogeno competitivo dal punto di vista commerciale. Toscotec lo ha realizzato e consegnato ad aziende presenti in Francia e Portogallo. Clienti che, per scelte dei rispettivi Paesi, quindi per la diversificazione dei costi di gas ed energia (è il caso degli impianti nucleari in Francia) hanno deciso di alimentarle tradizionalmente perché i costi energetici risultano assai contenuti rispetto a quelli, ad esempio, dell’Italia. Sta di fatto che Toscotec è da tempo in grado di favorire la transizione energetica fornendo macchinari in grado di adeguarsi all’energia da utilizzare. Parliamo ad esempio del bruciatore della cappa asciugatrice, dove Toscotec è l’unico fornitore al mondo. Al cliente si offrono varie opportunità, rendendo i macchinari utilizzabili anche attraverso l’impiego di energie rinnovabili. Identico ragionamento per il grande cilindro di acciaio, lo Yankee Dryer. Toscotec, con gli studi e la ricerca tecnologica, offre ai clienti un’importante versatilità e la conseguente ottimizzazione dei costi, quindi risparmio. L’azienda, poi, sempre più attenta alle esigenze dell’industria cartaria e all’ambiente, ha messo a punto sistemi che contribuiscono alla riduzione di acqua nell’attività di lavorazione e produzione della carta, grazie a metodi di ricircolo e recupero.
Le macchine che oggi offrono opportunità sul fronte innovativo sono il monolucido a induzione (TT Yankee), bruciatore a idrogeno (TT Burner), cappe a idrogeno (TT Hood), generatore di vapore a recupero (TT steam booster), recupero calore e fumane di scarico cappe per pre-riscaldare carta in ingresso nello Yankee (TT Turbo Dryer) e il monolucido a idrogeno. Nell’azienda con sede a Marlia, sono presenti professionalità diversificate tra ingegneri e periti oltre naturalmente l’area amministrativa e della comunicazione. L’azienda, inoltre, nel corso degli anni ha investito in prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro. Toscotec offre un’assistenza ai macchinari da essa prodotti H24 e si avvale di specialisti che seguono nelle sedi di installazione le delicate fasi di montaggio dei rispettivi macchinari, fino alla verifica del perfetto funzionamento, già testato nelle fasi di collaudo dei singoli componenti in azienda, prima della spedizione.