REDAZIONE LUCCA

La vocazione turistica. Boom consolidato e a livello globale

Ecco i dati resi noti ieri nel corso degli incontri a palazzo Guinigi dal Centro Studi Turistici (Cst) di Firenze.

Da destra Santini, Pardini, Granucci e Pisano agli Stati Generali del turismo

Da destra Santini, Pardini, Granucci e Pisano agli Stati Generali del turismo

Lucca sempre più a vocazione turistica e meta di riferimento per gli stranieri ma anche (e il dato è particolarmente significativo) per gli italiani: è quanto emerge dai dati resi noti durante gli Stati Generali del Turismo, ieri mattina a Palazzo Guinigi. Dalla fotografia, realizzata dal Centro Studi Turistici (Cst) di Firenze, emerge una città, e più in generale l’ambito della Piana, che sta crescendo nei numeri, nella qualità della proposta turistica, nella sua internazionalizzazione, ma che in discontinuità con un po’ tutta Italia, vede crescere anche i numeri che riguardano i connazionali. Sfruttando la ripresa del post Covid che ha contraddistinto tutto il movimento turistico mondiale, Lucca continua la sua marcia e vede crescere il numero delle presenze anche nei primi sette mesi del 2024 e ancora di più la spesa dei viaggiatori.

A livello di Piana nel gennaio-luglio si sono registrati 274.391 arrivi (il numero dei turisti) e 729.446 presenze (il numero dei pernottamenti): in percentuale l’incremento è rispettivamente dell’11% e dell’8,4%. Di questi, ben il 72,6% sono stranieri il resto italiani. Il 69,1% sceglie prenotazioni extra alberghiere, il 30,9% quelle alberghiere.

A crescere, come detto, anche le presenze italiane nella misura del 2.3% contrariamente a un po’ tutto il resto del panorama nazionale. Lucca capoluogo comanda la tendenza con 219.706 arrivi e 557.602 presenze: +9,6% e +7,5%. Simile la ripartizione tra sistemazioni extra alberghiere e quelle alberghiere: 68,2% 31,8% con entrambe le sistemazioni che beneficiano della crescita. In aumento anche gli italiani: +3,2%.

"Lucca è in controtendenza rispetto alle altre località toscane e nazionali – dice Alessandro Tortelli, direttore scientifico del Cst – perché i trend turistici sono in crescita non solo per i visitatori stranieri, ma anche per quelli italiani. Un dato decisamente rilevante, che eleva il territorio e ne conferma le grandi potenzialità".