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Il Serchio in piena alle porte della città
È impegnato da anni nelle politiche per l’ambiente ed è autore di battaglie sul fronte della tutela del territorio. Eros Tetti, 48 anni di Gallicano, in questi giorni è stato riconfermato con l’83% dei consensi, co-portavoce di Europa Verde a livello regionale.
Partiamo da questa riconferma, soddisfatto? "L’Assemblea regionale ha premiato il lavoro svolto fino a oggi, questo risultato garantisce continuità all’impegno che ha permesso a Europa Verde di tornare a essere una forza politica strutturata e riconosciuta nei territori toscani. Assistiamo a un crescente ingresso di amministratori, realtà locali e comitati, segno che il nostro progetto sta coinvolgendo sempre più energie. Con Alleanza Verdi Sinistra siamo ormai la seconda forza del centrosinistra e continuiamo a essere una casa aperta a chiunque".
Quali sono le priorità per la Lucchesia? "Da nord a sud della provincia, le sfide ambientali sono numerose e urgenti. Una delle questioni rilevanti riguarda il Piano del Parco delle Alpi Apuane, già approvato dalla giunta regionale ma bloccato in consiglio regionale. Questo stallo impone una riflessione seria sul futuro delle zone montane abbandonate, che necessitano di progetti concreti, risorse e strategie di sviluppo per evitare il declino; poi ci sono gli assi viari, la gestione del Parco di Migliarino San Rossore, il crescente consumo di suolo e la qualità dell’aria nella Piana di Lucca".
In una scala di priorità, su quali politiche occorre agire? "La prima è la messa in sicurezza del territorio, il consolidamento delle aree fragili e la tutela del suolo, evitando nuovo consumo. Agire prima costa fino a sette volte meno che riparare i danni, e soprattutto, salvare vite umane non ha prezzo: Un tema centrale è lo sviluppo delle energie rinnovabili: se investissimo nelle Comunità Energetiche Rinnovabili potremmo abbattere i costi in bolletta, trasformando i cittadini in produttori di energia, con benefici economici diretti e la creazione di nuovi posti di lavoro".
Quanto accaduto all’Isola d’Elba nei giorni scorsi mette a nudo la fragilità del territorio, per esempio del reticolo minore: qual è la situazione nella Piana di Lucca? "Ci troviamo di fronte a fenomeni climatici che rappresentano la nuova normalità. L’unico modo per contrastarli è con interventi strutturali di messa in sicurezza e una manutenzione costante del territorio".
In che modo? "In alcuni casi, è necessario rinaturalizzare corsi d’acqua tombati e servono risorse e progetti seri, purtroppo il Pnrr in questo senso si è rivelato un’occasione mancata. Il reticolo idrografico minore a mio avviso non ha un’adeguata manutenzione".
Capitolo Assi viari, secondo lei quanto è reale che il progetto vada in porto? "Mi auguro che prevalga la saggezza e che quei fondi vengano destinati alla mobilità alternativa. Chi sostiene che questo progetto sarà utile a Lucca e alla Valle del Serchio non dice il vero. La Valle del Serchio ha bisogno di un potenziamento del trasporto su rotaia e dei mezzi pubblici, non di nuove strade".