La “voce“ di Puccini. L’organo su cui suonò è tornato a nuova vita. Concerto a Mutigliano

Grazie ai fondi del Comitato celebrazioni pucciniane, Cei e parrocchia l’antico strumento è stato recuperato dopo 60 anni di abbandono. Il sindaco: “E’ davvero una grande emozione toccare questi tasti“. .

La “voce“ di Puccini. L’organo su cui suonò è tornato a nuova vita. Concerto a Mutigliano

Grazie ai fondi del Comitato celebrazioni pucciniane, Cei e parrocchia l’antico strumento è stato recuperato dopo 60 anni di abbandono. Il sindaco: “E’ davvero una grande emozione toccare questi tasti“. .

E’ tornato. Dopo 60 anni di abbandono, ostaggio di muffe e tarli, l’organo che fu suonato da un giovane Giacomo Puccini è stato restaurato e ritrova la sua “voce“ nella chiesa di Mutigliano. “E’ una grande emozione toccare questi tasti su cui suonò il Maestro – così il sindaco Mario Pardini –. Oggi è un giorno importante e ringrazio per questo anche da parte della Fondazione Puccini e del Comitato Celebrazioni pucciniane che ha contribuito insieme alla Cei al lieto fine di questa operazione“.

Per il parroco don Alberto Brugioni c’è solo una parola: “Finalmente“. Una parola che dice tutto anche del lungo lavoro portato avanti per pura passione dai fratelli Berti, Aldo e Giovanni che sono stati i silenziosi e efficaci artefici di questo eccezionale recupero. Il tempo e l’incuria, oltre alle infiltrazioni di umidità, se lo stavano divorando. L’antico organo – opera del 1784 di Michelangelo Crudeli – oggi si può dire salvo, tornato del suo colore originale, con i tasti originali (quasi tutti, solo sei sono stati sostituiti) preservando anche le scritte con i nomi dei tiramantici dell’epoca, qualcuno caro amico di Puccini. E con una “voce“ piena, quasi che tanto silenzio avesse restituito l’antica energia e raffinatezza. Il restauro, che è stato seguito passo dopo passo dalla Soprintendenza, è costato 67.000 euro, coperto dai contributi del Comitato Celebrazioni Pucciniane per 40.000 euro, dalla Cei per 22.000 euro e 5.000 a carico della Parrocchia.

“Fra i 12 e i 22 anni Giacomo Puccini svolse attività di organista e direttore di coro a Lucca e nei paesi vicini – spiega Aldo Berti –. In questo decennio, dal 1870 al 1880 è da collocarsi il rapporto musicale privilegiato in questa chiesa di Mutigliano dove era ospitato dal parroco Don Cantoni. Fu organista di San Pietro Somaldi e anche maestro d’organo delle sacre funzioni nel pittoresco paese di Mutigliano dove ritornò oiù volte anche in età matura. Un mese prima della sua morte, prima di andare a Bruxelles si fermò anche sulla tomba del cugino il canonico Biagini, ancora nel cimitero del paese“. Fili che si riannodano, la musica che vince.

Sabato sera alle 21 nella chiesa di Mutigliano si terrà il Concerto inaugurale dell’organo restaurato, con esecuzione di musiche pucciniane organistiche rare e recentemente riscoperte, composte nel periodo giovanile anche in funzione del suo impegno di organista e direttore del coro di Mutigliano, completato da una parte solistica e vocale con alcuni pezzi del periodo giovanile, compresi “Crolla Ahimè” e “Beata Viscera”, ritrovati da Aldo Berti nell’archivio di Monte San Quirico. Organista sarà Daniele Boccaccio, Ilaria Casai soprano, i cori Santa Felicita di Lucca e Bruno Pizzi di Pisa, direttore Chiara Mariani e direttore artistico Silvano Pieruccini.

Il concerto è stato reso possibile grazie alla collaborazione del Comune di Lucca, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Centro Studi Giacomo Puccini, Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini, Associazione Lucchese di Scienze, Lettere e Arti, Gruppo Corale Santa Felicita. L’ingresso sarà libero. Una data importante, sottolineata ieri anche dagli assessori Mia Pisano e Moreno Bruni. “Un grande onore essere qui oggi e toccare con mano un momento importante del centenario delle celebrazioni“.

Laura Sartini