
Vietina e Raimondi (Lucca è un grande noi) spiegano la posizione ”È l’ora delle scelte coraggiose e della trasparenza di fronte ai cittadini“.
"Lucca protagonista in futuro solo se Geal completamente pubblica" lo sostiene in una nota il direttivo della lista civica ‘Lucca è un grande noi‘. "Da giorni – si legge nel documento firmato da Domenico Raimondi e Ilaria Vietina – il dibattito pubblico intorno alla proroga o meno fino al 2027 della concessione a Geal rischia di concentrare l’attenzione della cittadinanza sul dito anziché sulla luna. L’eventuale rinvio del termine delle concessioni può aprire uno spazio di manovra ma il vero tema è il futuro del sistema idrico a partire da quello lucchese. Lucca e i suoi amministratori non possono limitarsi a prendere tempo: è giunta l’ora delle scelte coraggiose e dell’indispensabile trasparenza di fronte alla cittadinanza su alcuni punti qualificanti che proviamo a sintetizzare".
Secondo il movimento che è all’opposizione in consiglio comunale, permettere che l’importante risorsa idrica finisca sotto un controllo parziale pubblico o, peggio, minoritario significherebbe perdere la capacità di incidere su questioni fondamentali come le tariffe, gli investimenti e la sostenibilità del sistema idrico.
"E’ arrivato il tempo – prosegue la nota – di restituire l’acqua di Lucca ai lucchesi: è necessario riacquistare le quote private della società pubblica di gestione dell’acqua prima che le normative ci obblighino a entrare in una nuova società in posizione debole e di minoranza. Questa scelta non è solo un’opzione amministrativa, ma una questione di responsabilità verso i cittadini lucchesi e il loro diritto a far valere una preziosa risorsa vitale come l’acqua".
Fondamentale, viene ricordato, è agire ora, aprendo un confronto con i comuni della Valle del Serchio e della Piana di Lucca in merito alla nuova definizione e costruzione di una società di bacino del Serchio che non può più essere frammentato per rispondere ad esigenze di altri ma deve tornare a far coincidere aspetti gestionali e aspetti geomorfologici naturali. Niente ingressi in altre società senza garanzie, viene sottolineato.
"Non possiamo correre il rischio – prosegue la nota – che l’acqua dei lucchesi da prezioso bene diventi una merce da sfruttare, con decisioni prese da altri e guidate da logiche incapaci di salvaguardare i lucchesi e il loro bene pubblico. Non possiamo rassegnarci ad entrare in alcuna società senza prima creare le condizioni per entrarci eventualmente a testa alta con tutta la forza della nostra acqua e proprio a salvaguardia di questo bene prezioso per la popolazione dobbiamo esigere trasparenza e sostenibilità dei bilanci di ogni futura azienda così come negli anni generazioni diverse di politici e maggioranze diverse hanno comunque garantito con Geal".
E per farlo, servirà discutere con trasparenza patti parasociali che assicurino ruoli, investimenti, assunzioni in grado di garantire continuità e sviluppo a quello che i lucchesi hanno saputo costruire. "Dovremmo garantire ai lucchesi – conclude la nota – un controllo sulle tariffe che negli altri territori sono più onerose. Il tempo è adesso: il Comune di Lucca ha le risorse per acquisire le quote di ACEA e affrontare da protagonista insieme a tutta la comunità lucchese una fase delicata e strategica, anche per le future generazioni, su un bene primario come l’acqua e un servizio che deve essere equo, sostenibile e orientato al bene della comunità".