MATTEO MARCELLO
Cronaca

L’allenatore della Primavera sotto inchiesta a Genova

Davide Marselli, in rossonero dall’estate scorsa, al centro di un’indagine per truffa ai danni dello Stato con l’ex governatore ligure Toti e un assessore.

L’allenatore Davide Marselli (a destra) con l’assessore ligure Giacomo Giampredone

L’allenatore Davide Marselli (a destra) con l’assessore ligure Giacomo Giampredone

L’inchiesta, trasferita dalla procura della Spezia a quella di Genova, sarebbe aperta da mesi, ritenuta una costola minore delle maxi indagini per corruzione che hanno sconquassato la Liguria sull’asse Genova-La Spezia. Minimo comune denominatore sarebbe Giovanni Toti, ex presidente regionale già uscito col patteggiamento dalla maxi inchiesta; assieme a lui, l’attuale assessore regionale spezzino Giacomo Giampedrone e l’amegliese Davide Marselli. Tutti e tre, secondo quanto diffuso da Ansa, risultato indagati per truffa ai danni dello Stato.

Nel mirino della Procura spezzina è finito un contratto, prima da co.co.co e poi da dipendente, fatto con soldi pubblici a Davide Marselli, gestore dello stabilimento balneare San Marco di Ameglia, che Giampedrone e Toti frequenterebbero, secondo la Procura, gratuitamente. Secondo il pm Marselli avrebbe guadagnato oltre 80 mila euro lordi ma non avrebbe mai svolto i compiti per i quali era stato assunto. Nelle scorse settimane il faldone è stato trasmesso a Genova ed è finito sulla scrivania del pm Andrea Ranalli, dopo che la pm spezzina, Elisa Loris, aveva acquisito documentazione e fatto sentire dirigenti e funzionari regionali. Immediate le reazioni.

"Non sono a conoscenza di nessun procedimento a mio carico, se non per aver letto, con non poco stupore, le agenzie di stampa che mi riguardano. Se la vicenda, come mi pare di capire, verte sul contratto di lavoro di un collaboratore territoriale di segreteria politica, non vedo alcun profilo illecito, trattandosi di un contratto di lavoro predisposto e verificato puntualmente, come per tutti gli altri collaboratori con la stessa mansione, dagli uffici regionali. Se poi l’ipotesi di reato è quella di avere anche un rapporto di amicizia con quel collaboratore e di aver frequentato un ristorante di uno stabilimento balneare, mi risulta tutto ancora più paradossale".

Davide Marselli è un imprenditore amegliese molto conosciuto, gestore dello stabilimento balneare e ristorante San Marco di Fiumaretta. Una spiaggia frequentata, da sempre, anche da tanti “vip“ della politica di tutti gli schieramenti. Tra questi Giovanni Toti e Giacomo Raul Giampedrone. Entrambi amici di Marselli, ancor prima di intraprendere la carriera politica. Giampedrone e Marselli legati anche dalla passione per il calcio. Marselli infatti è attualmente allenatore della squadra primavera della Lucchese. Sport e politica iniziata a pieni giri con la campagna elettorale del 2014 che ha portato Giampedrone all’elezione a sindaco di Ameglia. E un anno dopo il movimento arancione “brevettato“ proprio a Ameglia ha alzato il tiro puntando alla Regione Liguria individuando come candidato Giovanni Toti, al tempo giornalista Mediaset, portavoce di Silvio Berlusconi e già residente a Ameglia. Frequentatore in estate del bagno San Marco.

"Dal 2014 – ammette Marselli – sono stato collaboratore con un regolare contratto di 600 euro al mese. Mi sono occupato dell’organizzazione di eventi, incontri politici, campagne elettorali, presentazione di candidati e conferenze. Tutto chiaro e trasparente. Spesso mi spostavo anche in giro per l’Italia a spese mie per il viaggio e alloggio. Quindi di certo non ho guadagnato. Il resto si vedrà, sono letteralmente caduto dal cielo". Intanto si è affidato all’avvocato Paolo Mione del foro spezzino.

Matteo MarcelloMassimo Merluzzi