
"L’amministrazione liquida la Casa della Memoria"
“Mentre alle porte dell’Europa, in Ucraina, infuria la guerra e il Mediterraneo torna a diventare il cimitero di donne, bambini e uomini in cerca di un futuro migliore, l’amministrazione del sindaco Pardini liquida ufficialmente la Casa della memoria e della pace, che per anni ha rappresentato, nella casermetta di porta San Donato, un luogo a disposizione di associazioni e cittadini, al servizio di una comunità più attenta alla sua storia e più vigile sui valori condivisi di accoglienza, rispetto, convivenze. È una decisione, questa, che non condividiamo: e che ferisce ancora più oggi, proprio quando l’impegno per la pace e la memoria è, se possibile, ancora più importante e urgente”.
Lo affermano i gruppi consiliari del centrosinistra, relativamente alla desione presa dall’amministrazione di portare alla casermetta di porta San Donato le attività relative alla valorizzazione delle Mura e le attività turistico-culturali e sportive e che sarà gestito gestito direttamente dall’Ufficio Turismo e Sport per coordinare da qui tutte le attività organizzate sulle Mura.
“L’amministrazione comunale titola con un altisonante “Rinasce il Castello di Porta San Donato” – attacca invece l’opposizione – In realtà quel luogo era vivo da anni, grazie all’impegno di tante persone e molte associazioni, che hanno creduto in un impegno condiviso che oggi viene spazzato via dal primo cittadino e dalla sua giunta – proseguono i consiglieri del centrosinistra – Solo pochi giorni fa, con una raccolta di firme, decine e decine di insegnanti del territorio hanno chiesto alla Provincia la riattivazione della scuola della pace, perché si considera giustamente necessario un punto di riferimento per la promozione di una cultura di pace, di non violenza e di solidarietà“.
“Per tutta risposta – va avanti ancora l’opposizione – quasi in contemporanea, il Comune di Lucca ha messo la pietra tombale sopra l’esperienza della Casa della memoria e della pace, che di fatto ha iniziato a dismettere fin dai primi giorni del proprio mandato, quasi che questa ostilità manifesta a temi così importanti rappresentasse addirittura una delle priorità dell’amministrazione di destra che oggi governa la Città. Davvero – è la conclusione dei consiglieri – a Lucca, fanno ormai così paura la cura della memoria e l’impegno per una cultura della pace? Da parte nostra, non vogliamo rassegnarci ad una progressiva e inesorabile smobilitazione di tutti gli spazi di democrazia e partecipazione, a cui stiamo assistendo”.