L’amore per gli animali domestici e, nello specifico, per i gatti abbandonati o in difficoltà, insieme alla passione e all’abnegazione per trovare loro un rifugio sicuro e accogliente, è alla base della filosofia dell’Associazione "I gatti Garfagnini" Odv, dal 2021 presente sul territorio della Valle con tante volontarie impegnate in una giornaliera opera in ambiti non particolarmente accoglienti.
Attivate prevalentemente dalle tante segnalazioni in arrivo dai cittadini sensibili al tema sociale, si occupano prevalentemente di contrastare il randagismo felino e ‘volano‘ da una parte all’altra dei vari Comuni dove nascosti ai margini paesani, da soli o in colonia, si trovano gatti in difficoltà, abbandonati o nati in condizione di solitudine. Per risolvere queste situazioni, le volontarie si prendono in carico i felini catturandoli tra mille difficoltà e li preparano all’auspicata adozione. Dopo il controllo del singolo stato di salute, arriva la sterilizzazione e l’accoglienza del primo periodo, lo stallo, in un ambito familiare adeguato. T
utto questo, con il solo impegno delle volontarie, molte da anni attive in questo ambito, e dei tanti amanti degli animali che accettano l’onere di occuparsi, in ogni senso, dei gatti catturati nei diversi territori e li accolgono nelle loro case in attesa dell’effettiva adozione.
Da inizio anno sono circa 90 i gatti adulti randagi presi in carico dall’Associazione e una cinquantina quelli salvati, curati e successivamente concessi in adozione. Tante le belle storie raccontate in merito alle adozioni e anche quelle meno belle, non sempre a lieto fine, insieme ai lanci sulla ricerca di animali scomparsi, che emergono dalla pagina social dell’Associazione, ricca di immagini che spesso toccano il cuore. Da questo profilo su Facebook la presidente dell’Associazione Vanessa Chiriacò, anche fondatrice e volontaria attiva da oltre vent’anni, lancia una proposta destinata a istituzioni territoriali, privati cittadini volenterosi e, in pratica, a chiunque abbia a cuore la salute dei gatti abbandonati e anche la tutela del decoro e della salute pubblica, che passa attraverso lo sradicamento del fenomeno del randagismo sul territorio, e cioè l’individuazione di uno spazio, un immobile nel verde sarebbe la soluzione ottimale, adeguato all’inserimento di un gattile.
Questo, visto l’alto numero degli interventi e l’indiscussa capacità di risolvere problemi che, ignorati, potrebbero ingigantirsi a dismisura.
Fiorella Corti