Lucca, 2 febbraio 2025 – Il latino una lingua morta? Se anche fosse mai stato vero la seconda vita è alle porte. E a spalancarle con tutti gli onori è la English Primary School di Lucca che ha riportato sui banchi la lingua ufficiale dell’antica Roma. Dall’anno scolastico in corso (2024/25) infatti la scuola primaria del Gruppo Esedra Leading Education di Casali ha introdotto un modulo di avviamento al latino per la classe quinta.
“Una decisione che segue la scelta fatta nel 2018 di inserire il latino nell’offerta formativa della Scuola Media Internazionale, un orientamento oggi - spiega l’istituto lucchese - confermato anche dal Ministro Valditara, che ha di recente indicato in maniera pasticciata e non obbligatoria nelle linee guida il latino come disciplina di studio a livello nazionale per le medie”.
Ma perché introdurre il latino già nella scuola primaria? “La risposta è semplice: questa lingua, oltre ad avere un valore storico e culturale inestimabile, sviluppa il pensiero logico e critico, migliora la padronanza dell’italiano e crea un collegamento diretto con l’inglese e le altre lingue moderne. La nostra esperienza conferma che anche i bambini più piccoli, se guidati con un metodo stimolante e interattivo, accolgono il latino con curiosità. Un metodo innovativo per avvicinare i bambini al latino”. Importante è “cosa” ma altrettanto lo è “come””.
“Per garantire un apprendimento efficace e coinvolgente, abbiamo adottato un approccio didattico innovativo - evidenzia il Gruppo Esedra - , che fonde l’insegnamento tradizionale con strumenti digitali, giochi interattivi e collegamenti interdisciplinari. La maestra Roberta Contri, colonna portante della nostra Scuola Primaria da ormai molti anni, ha curato l’introduzione del latino nel primo quadrimestre, sviluppando un programma su misura per gli studenti di quinta, integrandolo con l’analisi logica e la grammatica italiana. La programmazione è stata adeguata alle loro capacità e conoscenze. Abbiamo visto i casi latini e il loro utilizzo nella costruzione della frase, sempre in parallelo con l’italiano, per rendere il percorso più naturale e immediato”.
Uno degli strumenti più utili in questo percorso è stata la LIM (Lavagna Interattiva Multimediale), il ponte tra passato e futuro. “Grazie alla LIM abbiamo visto video, ascoltato il latino parlato e analizzato monumenti e iscrizioni antiche. Questo ha permesso di rendere vivo e concreto un mondo che poteva sembrare distante e astratto”. E la reazione degli studenti? “E’ stata sorprendente, hanno accolto la novità con entusiasmo e curiosità - sottolinea la maestra Roberta -. Hanno cercato collegamenti con la loro esperienza quotidiana, scoprendo con stupore che molte parole che usano abitualmente derivano dal latino. Ad esempio, quando ho spiegato che parole come album, gratis e quotidiano hanno origini latine, sono rimasti sbalorditi e ancora più motivati a scoprire nuovi termini!”.
Oltre all’aspetto linguistico, la maestra Roberta sottolinea il valore formativo del latino. “Questa materia aiuta i bambini a sviluppare capacità di riflessione e ragionamento, competenze fondamentali che spesso oggi vengono trascurate. Il latino non è solo una lingua, ma un esercizio di logica, un modo per comprendere meglio il funzionamento della comunicazione e per arricchire il lessico, sia in italiano che in altre lingue”. A dar ulteriore forza al tutto è l’approccio bilingue con il fattivo contributo di Miss Musetti, dal secondo quadrimestre. La docente di storia inglese si ispirerà ai metodi educativi britannici basandosi su una prospettiva interdisciplinare che combina lingua, storia, cultura e archeologia. “L’insegnamento del latino nella nostra primaria è stato sviluppato in collaborazione con insegnanti del Regno Unito -spiega Miss Musetti -. Il nostro obiettivo è trasmettere la civiltà latina e romana senza richiedere una conoscenza pregressa del latino”.
Laura Sartini