Capannori (Lucca), 4 febbraio 2025 – “Progetto utile”, di nome e di fatto. Si intitola così il percorso attraverso il quale le lavatrici, ormai inutilizzabili, riacquistano una nuova vita. A occuparsene è l’azienda bolognese Dismeco Srl che recupera e rigenera le lavatrici prelevate dalle stazioni ecologiche del proprio territorio, per poi consegnarle perfettamente funzionanti a persone che si trovano in condizioni di fragilità sociale ed economica, tramite, la Caritas. E a Capannori ne sono arrivate ben 10. Il successo dell’iniziativa ha infatti permesso che la consegna di queste lavatrici uscisse dall’ambito territoriale per coinvolgere altre Caritas, in questo caso del territorio toscano.
Nella mattinata del 4 febbraio, nella sede di Daccapo, emporio solidale a Coselli (Capannori), l’amministratore delegato di Dismeco srl, Claudio Tedeschi, e alcuni suoi collaboratori hanno scaricato appunto 10 lavatrici che nel corso di poche ore sono state subito destinate dai volontari della Caritas diocesana di Lucca a famiglie bisognose e a comunità assistite. Un piccolo grande dono, segno di solidarietà, che è il cuore del “Progetto utile”, assieme all’attenzione all’ambiente.
"Si tratta di un’iniziativa unica a livello europeo che consente ai rifiuti Raee di avere un secondo ciclo di vita”, fa sapere l’azienda.
A Daccapo, durante la consegna, erano presenti anche l’arcivescovo di Lucca monsignor Paolo Giulietti, che ha lodato l’iniziativa, sottolineando come "il riuso e il riciclo siano già una via intrapresa dalla diocesi tramite il centro Daccapo”, e il direttore di Caritas diocesana don Simone Giuli che, appena avuta la telefonata da Tedeschi subito si è prodigato con il proprio ufficio pastorale per trovare i primi destinatari del dono, coordinandone la consegna.