Il cantiere, che avrebbe dovuto durare 245 giorni, circa otto mesi, era stato aperto lo scorso 13 dicembre. Dopo poco più di un mese e mezzo, meno considerando anche le festività e le vacanze natalizie, c’è un colpo di scena nei lavori per l’ampliamento della scuola primaria “Orsi“ a Porcari, in pieno centro, tra l’ex Cavanis e il palazzetto dello sport. La ditta che ha vinto l’appalto, infatti, ha scritto al Comune (documentazione ufficiale protocollata), in cui manifesta tutte le sue difficoltà.
Dovute non a fattori dipendenti dalla stessa impresa, ma dalle condizioni oggettive del mercato e dell’economia che rischiano di mettere in ginocchio l’edilizia. I prezzi delle materie prime sono lievitati a dismisura, aggiungiamoci anche il caro bollette e le stangate per le ditte cosiddette “energivore“ e i conti non tornano più.
"Attendiamo gli sviluppi, ma se i problemi permangono - ammette il sindaco Leonardo Fornaciari - , dovremo trovare una soluzione e se l’azienda che si è aggiudicata l’intervento dovesse alzare bandiera bianca, saremmo costretti, gioco forza, a scorrere la graduatoria e a chiamare la seconda classificata per finire il lavoro, verificando, eventualmente, se vi saranno i requisiti e le possibilità per subentrare. Precisiamo subito che l’azienda aggiudicataria è perfetta, ha tutte le carte in regola, soltanto si è trovata a fronteggiare una fase paradossale del mercato, con i costi saliti vertiginosamente in poche settimane. Noi però abbiamo il dovere di portare a termine un’opera troppo importante e su cui abbiamo scommesso".
Fin qui il primo cittadino. Certo è che la questione rischia di creare una specie di effetto domino nel comparto dei lavori pubblici. L’opera di allargamento della scuola è molto attesa nel paese famoso per la Torretta sulla collina. L’impegno economico da parte del Comune è di 725mila euro e prevede la costruzione di nuovi ambienti su 600 metri quadrati. Previste quattro nuove aule, spazi didattici all’aperto, chiostro, efficientamento energetico, pannelli fotovoltaici, con la presenza di tecnologie innovative per l’aerazione degli ambienti. Una scuola antisismica, proiettata nel futuro, con una capienza di 200 alunni.
Massimo Stefanini