FABRIZIO VINCENTI
Cronaca

Lavori più complessi. La biblioteca resta chiusa

Predisposto un nuovo intervento per la Chiesa di S. Maria Corteorlandini. Dovranno essere sostituite alcune catene che sorreggono l’edificio religioso.

La Biblioteca Statale è chiusa dal gennaio scorso per rischio crolli (foto Alcide)

La Biblioteca Statale è chiusa dal gennaio scorso per rischio crolli (foto Alcide)

Cambio di programma. E, inevitabilmente, ulteriore slittamento della riapertura della Biblioteca Statale di piazza Corteorlandini, chiusa ormai dallo scorso gennaio per la rottura del tirante di una volta della chiesa di Santa Maria Corteorlandini. I lavori che sono svolti sotto il coordinamento della Soprintendenza hanno subito un cambiamento di programma che ha comportato la redazione di un nuovo progetto di recupero. Se inizialmente era previsto un intervento attraverso dei micropali che mettessero in sicurezza la chiesa e di conseguenza l’attigua biblioteca, ora si è deciso di procedere con la sostituzione di alcune catene che reggono la chiesa. Il nuovo progetto è stato affidato dalla Soprintendenza a uno studio tecnico di Modena e solo una volta licenziato potranno iniziare i lavori di recupero. Che, nelle intenzioni iniziali, dovevano durare qualche mese, una scadenza già abbondantemente superata, visto che siamo ad aprile e i lavori non sono ancora partiti.

Senza la messa in sicurezza della chiesa, non c’è possibilità di riapertura dei locali della storica biblioteca, molto frequentata da studiosi e studenti, perché le entrate si affacciano proprio sul lato ritenuto pericolante dell’edificio di culto. Questo, come noto, è di proprietà del Ministero degli Interni e dunque sullo stesso è competente la Prefettura, ma è la Soprintendenza che nel gennaio scorso chiese la chiusura e ora si occupa del recupero della bella chiesa.

A gennaio, la copertura dei lavori fu garantita con la forma della somma urgenza proprio per assicurare i tempi più contenuti possibili. Non è bastato: siamo in primavera inoltrata e, per il momento, non si vede ancora la fine della grave situazione che sta privando Lucca di una delle sue principali istituzioni culturali per la quale anche il sindaco Pardini chiese interventi celeri anche in considerazione del fatto che i dipendenti sono dovuti essere spostati per l’inagibilità dei locali.

La chiesa di Santa Maria Corteorlandini è già peraltro oggetto di un intervento finanziato con il Pnrr "Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto e siti di ricovero per le opere d’arte" per un totale pari a un milione e 246 mila euro che nelle intenzioni serviranno per garantire interventi sulle lesioni presenti.