
Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale Vittorio Fantozzi interviene sul caso Geal invocando la necessità di una svolta storica da intraprendere grazie alla sentenza del Tar
LUCCA"Dobbiamo tutti lavorare per trasformare la sentenza del Tar sulla Geal in una svolta storica e definitiva per l’acqua lucchese": lo sostiene in una nota il capogruppo in Regione di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi, che nella serie di interventi che hanno fatto seguito alla sentenza del Tar Toscana sulla Geal e quindi sulla gestione dell’acqua lucchese, vede prese di posizione molto discutibili e fuorvianti. "Si vuole negare che all’interno del Pd – scrive – ci sia una spaccatura assoluta, profonda, che nasce dalla scarsissima considerazione che il vertice toscano e quindi fiorentino nutre per Lucca e le sue legittime aspirazioni. Un atteggiamento che non nasce oggi, ma che oggi trova una sua plastica rappresentazione sul tema dell’acqua, che il Pd toscano vorrebbe inglobare in una multiutility che farebbe diventare l’acqua lucchese di tutti, senza alcun vantaggio per il territorio che ne è ricco. Infatti chi, dopo avere votato per la chiusura di Geal e il suo inglobamento in Gaia, oggi auspica un dialogo, solo perché c’è stata una sentenza del Tar, non mi pare vada preso in considerazione. Tutti ricordiamo infatti la pantomima dell’accordo preliminare al voto, poi disatteso in aula". Per Fantozzi, la battaglia dell’acqua non è politica, ma semmai semplicemente strumentalizzata. "Quando leggo commenti come quello che non va ridotta a una faida fra fazioni – aggiunge – mi viene da sorridere per la superficialità con la quale si affrontano temi così delicati e importanti. Sono favorevole a un consiglio comunale allargato a tutti i soggetti della Piana, come apprezzo la proposta di legge di Baldini e della Lega per la creazione di ambiti provinciali per la gestione di questa risorsa, che sarebbe una inversione di tendenza e un piacevole ritorno al passato. Il centrodestra è unito e compatto e lo deve dimostrare anche e soprattutto per la questione dell’acqua".In casa Lega, invece, prende la parola il consigliere Armando Pasquinelli che sottolinea come la prese di posizione del presidente provinciale Pd Marcello Pierucci "è certamente legittima, ma contraria agli interessi, a questo punto non solo del Comune di Lucca ma anche di quelli della Piana". Secondo Pasquinelli, che ha proposto per primo un consiglio comunale congiunto tra i comuni della Piana, le recenti prese di posizione di Pierucci e del consigliere regionale Pd Mario Puppa sono "una reazione tardiva al doppio shock che proprio in materia di servizio idrico integrato è arrivato nei confronti di chi – nella loro parte politica – ha sempre sperato nel mero decorso del tempo per veder finire il gestore di Lucca, Geal Spa, in Gaia Spa". "La questione della riunione in un unico ambito del bacino idrografico del Serchio – aggiunge – non può essere appannaggio chi si è opposto alla cd. Legge salva Geal e da chi di fatto ha diviso i Comuni della Provincia tra favorevoli e contrari alla proposta di Legge regionale Baldini. Il presidente Pierucci fuori dagli ambìti dell’Ente da lui presieduto apre infatti ad un tavolo provinciale che dovrebbe rappresentare la "Casa dei Comuni", ma su questo tema dirimente per Lucca e la Piana, oggettivamente ha già fatto una scelta chiaramente di parte e non ci pare in grado di poter svolgere tale compito".