Lucca, 12 agosto 2022 - Deciso rallentamento nella domanda di lavoro delle imprese lucchesi con dipendenti del settore industriale e dei servizi: dopo la forte crescita rilevata nei primi mesi della stagione estiva, legata principalmente alla ripartenza del settore turistico, le opportunità di lavoro programmate dalle imprese lucchesi ad agosto sono solo 1.900, in forte rallentamento rispetto al mese di luglio (-1.870; pari a un calo del 50 per cento) ma sopra i livelli di agosto 2021 (+350 assunzioni; +23 per cento): lo certifica uno studio realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal ed elaborato dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e dall’Isr (istituto studi e ricerche).
La percentuale di imprese che prevedono di assumere si attesta all’8 per cento del totale, due punti percentuali in più rispetto a un anno fa. Cresce ulteriormente, ed è un altro segnale negativo, la difficoltà di incrociare domanda e offerta: il 46 per cento delle figure professionali in ingresso in provincia è considerato di difficile reperimento dalle imprese, un valore sei punti percentuali più elevato rispetto ad agosto 2021.
Secondo lo studio, le entrate previste si concentreranno per il 72 per cento nel settore dei servizi e per il 75 per cento nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Più di una assunzione su tre è rivolta specificamente a giovani (under 30). Se si guarda al trimestre agosto-ottobre, le assunzioni delle imprese lucchesi dovrebbero ammontare a circa 7.460. Ma si tratta nella stragrande maggioranza dei casi di assunzioni senza stabilità, la certezza del posto di lavoro, insomma, è sempre più una chimera. Solo il 20 per cento delle assunzioni programmate dalle imprese lucchesi ad agosto sarà infatti con contratto stabile, ai restanti sarà offerto un rapporto a termine.
Rispetto al mese di agosto 2021 l’offerta di contratti stabili cresce comunque di due punti percentuali. A trainare la domanda di lavoro sono le imprese dei servizi che programmano 1.370 entrate in azienda nel mese, con il Turismo che fa segnare la più elevata richiesta in termini assoluti; in deciso aumento la ricerca di personale nei Servizi alle imprese, nei Servizi alle persone e nel Commercio. Quanto ai profili, resta elevata la richiesta di impiegati e professioni del terziario (830 unità), in aumento del 20 per cento (+140 unità) rispetto ad agosto 2021 e cresce in misura significativa anche la richiesta di professioni con elevata specializzazione e di quelle non qualificate, mentre restano stabili le offerte di lavoro indirizzate a operai specializzati e conduttori di impianti e macchine.
Il turismo estivo spinge ancora la richiesta di cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici (450 unità), seguiti dagli addetti ai servizi di pulizia e ad altri servizi alla persona (180), dai commessi in negozi ed esercizi all’ingrosso e dagli operai metalmeccanici (160 per entrambi). Cresce infine la richiesta di laureati, che risulta quasi raddoppiata rispetto ad agosto 2021, portandosi all’11 per cento (200 unità) delle figure professionali in ingresso dal 7 per cento di un anno fa. Per le imprese resta difficile trovare laureati da inserire in azienda, tanto che per il 60 per cento delle assunzioni programmate vengono dichiarate difficoltà, legate alla richiesta di esperienza nella professione, ma anche alla mancanza di candidati.
F.V.