
La presentazione di ieri con l’assessore Testaferrata e Simoncelli della commissione
Esiste un argomento, in realtà più di uno, che è senza colore e senza bandiera. Il piccolo grande miracolo compiuto già in incipit dalla giornata di studio del 28 marzo in San Romano (dalle 15), è proprio quello di essere riusciti a far squadra. O meglio, far rete, mission fondamentale per l’assessore Simona Testaferrata e per la presidente della commissione pari opportunità Rosella Simoncelli. All’evento “Donne e lavoro a Lucca“, che cerca dati utili per un focus sull’attualità ma soprattutto cerca risposte, parteciperanno tutte le voci del coro. Quattordici interventi, dai tre sindacati Cgil, Cisl e Uil, alle associazioni datoriali, Inail, Inps, Ispettorato del lavoro.
Quindi saranno presenti anche Confcommercio, Confindustria, Cna, Confagricoltura, Confartigianato, Confcooperative, Conflavoro e Arti (Politiche attive ed incentivi a sostegno dell’occupabilità delle donne). Il problema, ancora oggi, esiste visto che, come sottolinea la referente Arianna Sivieri di Cgil, le donne sono indietro di 26 punti percentuali rispetto all’uomo quando si tratta di lavori con contratti a tempo indeterminato. E che troppo spesso – nell’età 25-34 anni – sono sotto inquadrate rispetto al proprio titolo di studio. Il pomeriggio di studio, confronto e dibattito, chiuderà, venerdì 28 marzo a partire dalle 15 all’auditorium di San Romano, il mese di eventi dedicati alla Giornata internazionale delle donne, promosso dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Lucca in collaborazione con Enti e associazioni del territorio. A presentare l’appuntamento, dal titolo significativo di “Donne e lavoro a Lucca”, ieri mattina erano presenti l’assessore alle pari opportunità Simona Testaferrata e la presidente della commissione pari opportunità Rosella Simoncelli.
Come è stato sottolineato nel corso della conferenza stampa, l’appuntamento del 28 marzo sarà qualcosa di più di un convegno, perché la commissione Pari Opportunità comunale ha voluto mettere insieme tutti i soggetti che a vario titolo operano nel mondo del lavoro a Lucca, per poter ottenere un quadro più preciso possibile sullo stato dell’arte del lavoro femminile sul territorio.
“Abbiamo lavorato per mettere insieme voci e punti di vista qualificati – hanno spiegato Testaferrata e Simoncelli – per poter offrire a tutti i partecipanti un reale momento di confronto e di arricchimento reciproco. Sappiamo bene come l’indipendenza delle donne passi prima di tutto attraverso il lavoro, come già ci insegnava la scrittrice Virginia Woolf nel suo saggio ‘Le tre ghinee’; bene, partendo da questo assunto noi vogliamo capire, con dati alla mano, quale sia attualmente la condizione femminile nel campo del lavoro a Lucca. Solo così infatti, partendo da dati certi e certificati, potremo impostare azioni a sostegno dell’occupazione femminile di qualità”. Moltissimi i soggetti invitati a portare il loro contributo nel corso del pomeriggio di studio: dai sindacati, ai patronati, ai rappresentanti di categoria.
“Ognuno porterà la sua visione del problema e, soprattutto, la sua idea di soluzione per mettere in connessione diretta donne e lavoro, rimuovendo ogni ostacolo“, ha evidenziato l’assessore Testaferrata. Uno dei punti interrogativi è ad esempio quello del reddito di libertà, quello destinato alle donne vittime di violenza accreditate attraverso la presa in carico dei servizi sociale o nei centri anti violenza. “Ci sono 10 milioni di fondi a livello nazionale da destinare al reddito di libertà – sottolinea Simoncelli – eppure a Lucca non sono mai stati recepiti. Il convegno sarà l’occasione anche per far luce sugli aiuti che per qualche motivo non arrivano ai legittimi destinatari“. Tante domande aperte in cerca di risposta nell’incontro del 28 in San Romano. L’evento sarà moderato dai giornalisti caposervizio Valentina Landucci (Il Tirreno) e Francesco Meucci (La Nazione) e si potrà accedere liberamente fino a esaurimento posti.
Laura Sartini