REDAZIONE LUCCA

Le neuroscienze cognitive spiegate Un ‘dialogo‘ sulla creatività e l’arte

L’incontro fra la neuropsicologa Cattaneo e lo storico dell’arte Pellegrini

Le neuroscienze cognitive spiegate Un ‘dialogo‘ sulla creatività e l’arte

In che cosa consiste il dialogo sulla creatività tra arte e cervello? Ne sapremo di più dopo aver assistito alla conferenza che si terrà domani alle 17.30 in San Francesco, che vedrà protagonisti la professoressa Zaira Cattaneo, docente in psicobiologia e neuropsicologia all’università di Bergamo e il professor Emanuele Pellegrini, docente di storia dell’arte presso la Scuola Alti Studi Imt.

"Mi occupo di neuroscienze cognitive ed esiste un filone legato alla creatività – dichiara la docente – anche attraverso la normale elettrofisiologia, oppure mediante risonanza magnetica, ci occupiamo di capire che cosa succede nel cervello quando, ad esempio, stiamo guardando un’opera d’arte e quali sono i meccanismi neurocognitivi che mediano le esperienze estetiche. Sappiamo – prosegue Cattaneo – che certe caratteristiche, come per esempio quando guardiamo il volto di una persona, ci piacciono: è il caso della simmetria. La giornata di domani – prosegue la professoressa – è pensata in forma dialogica, pertanto con il docente di storia dell’arte ci interfacceremo mettendo a confronto le materie che rispettivamente rappresentiamo". Saranno affrontate quindi le tematiche che si intrecceranno tra studio del cervello con quelle proprie dell’arte e della sua fruizione, attraverso la soggettiva interpretazione.

"In questa occasione – prosegue il professor Pellegrini – una neuroscienziata e uno storico dell’arte affronteranno i motivi su come si percepisce il patrimonio artistico; capiremo attraverso le nostre riflessioni come cambia la percezione dell’arte e cosa vuol dire guardare un’opera in riproduzione con l’effetto del virtuale che abbiamo a disposizione proprio attraverso le nuove tecnologie; sarà anche l’occasione – conclude il docente – di vedere come cambia il pubblico, a partire da quello giovanile e parleremo del gusto, di come esso cambia". La conferenza rappresenta un modo originale per conoscere meglio i meccanismi del nostro cervello, senza tuttavia abbandonare la sfera “non scientifica” al cospetto di un’opera d’arte.

Mau.Guc.