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Le opere del Maestro sulle tele di Veneziano, perché “Visse d’arte“

“Visse d’arte“. Nessuno può smentire il titolo della mostra che reinterpreta su tela le opere di Giacomo Puccini e che...

“Visse d’arte“. Nessuno può smentire il titolo della mostra che reinterpreta su tela le opere di Giacomo Puccini e che è allestita per mano dell’artista Corrado Veneziano. Allestita nel foyer e nel ridotto del teatro del Giglio, l’esposizione sarà visitabile dal 2 al 18 gennaio dalle ore 16 alle 21, ad esclusione dei giorni 13, 16 e 17 gennaio. E’ curata da Francesca Barbi Marinetti, Cinzia Guido e Sonia Martone, ed è l’unica mostra pittorica di un autore contemporaneo inclusa nel programma ufficiale delle celebrazioni Puccini 100.

Dopo aver esordito a Roma al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali e aver viaggiato tra Bruxelles, L’Aquila, Montecarlo, Rabat e Bogotà, l’appuntamento lucchese rappresenta l’ultima tappa del 2024, offrendo un importante ponte verso il 2026, anno del centenario della prima rappresentazione di Turandot. Le opere esposte – circa 20 tele a olio di grande impatto – evocano l’intero repertorio lirico pucciniano, con un’originale tensione figurativa che si intreccia alla raffinatezza della musica.

Dodici di queste opere richiamano visivamente i capolavori di Puccini: dalle note sul pentagramma che diventano onde, corde, rami o scale, ai personaggi femminili iconici – Tosca, Turandot, Manon, Butterfly, Suor Angelica, la Fanciulla del West – che si stagliano in una dimensione pittorica evocativa e potente. L’arte di Veneziano dialoga con il mondo pucciniano attraverso un percorso visivo ricco di simboli e suggestioni: un omaggio ai luoghi amati da Puccini (Roma, Firenze, Parigi, le Fiandre, la Foresta Nera, Nagasaki, Pechino) e alle sue figure liriche, trasformando la forza melodica delle opere in capolavori pittorici eterei e contemporanei.

La mostra è organizzata in collaborazione con la Città di Lucca e il Teatro del Giglio Giacomo Puccini, Iacovelli and Partners, e l’associazione D.dArte.