
Una foto che ritrae i giovani allievi all’istituto CEIP Antonio Padrón a Gáldar in Spagna, dove sono stati ospitati nell’ambito del progetto Erasmus+
Spiagge soleggiate e acque cristalline, Gran Canaria con il suo clima mite tutto l’anno è una destinazione perfetta a poche ore di volo dall’Italia per una fuga dalla routine quotidiana e per trascorrere un momento di riposo in un’isola dove l’estate dura tutto l’anno. La cornice perfetta per una vacanza e per vivere un’esperienza studio diversa dal solito. È quanto hanno sperimentato gli insegnanti della scuola primaria "A.B. Del Fiorentino" e della scuola secondaria "Carlo Piaggia", Sabina Raschioni e Alessia Scatena, che hanno accompagnato gli alunni Lorenzo Solfanelli, Daniele Del Debbio e Francesco Varrese, Mario Paolo Girolami e le alunne Marta Niccolai e Diletta Cristine Simonetti dell’istituto capannorese nella mobilità prevista nell’ambito del programma Erasmus+. Progetto che sta portando i giovani scolari a vivere brevi esperienze di studio all’estero e che in questa occasione ha visto i ragazzi ospitati dall’istituto "CEIP Antonio Padrón a Gáldar".
Tra i partecipanti anche gli inseganti: Denise Parillo e Luigi Del Prete docenti in attività di job shadowing, che hanno avuto l’opportunità di osservare metodologie didattiche e best practices.
Durante questa esperienza unica, gli studenti hanno potuto immergersi nella cultura locale, migliorare le competenze linguistiche e creare legami con i coetanei spagnoli. Il programma ha incluso attività didattiche e laboratori creativi e le giornate sono state arricchite da escursioni nei meravigliosi paesaggi naturali dell’isola, come: le dune di Maspalomas e visita a luoghi storici come la Cava Pintada. I ragazzi hanno partecipato anche a corsi di lingua spagnola, attività di giardinaggio, matematica, musica, carta riciclata, biblioteca, inclusione con lezione sul consolidamento degli apprendimenti e dell’attenzione. A colpire maggiormente i giovani studenti è stato però l’uso della tecnologia e dell’intelligenza artificiale con vari programmi di animazione di immagini. Attraverso attività pratiche e interattive gli alunni hanno potuto esplorare le applicazioni dell’intelligenza artificiale e come viene utilizzata nella didattica, dettaglio non indifferente dato che in Italia l’intelligenza artificiale rimane lontana dal mondo della scuola e da ogni applicazione all’interno del sistema educativo.
Le serate sono state dedicate a momenti di socializzazione, dove alunni e insegnanti hanno potuto condividere esperienze e divertirsi insieme, rafforzando il senso di comunità e amicizia. Erasmus+ si conferma dunque non solo un’opportunità di apprendimento, ma anche un viaggio di crescita personale e culturale.
Andrea Falaschi