Le testimonianze dei residenti: "Che paura quando ho visto il fumo. E l’odore di bruciato era fortissimo"

Un lunedì carico di preoccupazione ad Altopascio, che domenica è diventato triste protagonista del drammatico rogo all’oleificio Stefanini. "Quando il fuoco aumentava mi sono subito allontanato".

Le testimonianze dei residenti: "Che paura quando ho visto il fumo. E l’odore di bruciato era fortissimo"

Un lunedì carico di preoccupazione ad Altopascio, che domenica è diventato triste protagonista del drammatico rogo all’oleificio Stefanini. "Quando il fuoco aumentava mi sono subito allontanato".

Non è un normale lunedì di luglio, e si avverte da subito. Ad Altopascio le finestre sono tutte chiuse, qualcuno prova a lasciare uno spiraglio, pur sapendo che per molte ore è stata in vigore un’ordinanza della sindaca D’Ambrosio, per cercare di non respirare i fumi dell’incendio. Nei bar e sulle panchine si parla solo della enorme colonna di fumo che ieri ha invaso tutta Altopascio, proveniente dal rogo dell’oleificio Stefanini.

"E’ stato spaventoso, si vedevano le fiamme altissime - racconta Luigi Lari, titolare di un negozio a poche centinaia di metri dal luogo dell’incendio -. Si vedevano anche tanto le fiamme, e in pochi minuti si è diffuso questo fortissimo odore di bruciato. Ci siamo spaventati, all’inizio, quando siamo tornati da una visita a dei parenti, abbiamo pensato che potesse essere il nostro magazzino. Poi abbiamo alzato la testa, abbiamo visto il fumo e sentito un odore ancora più forte e abbiamo capito. Domenica sera, proprio per questo motivo siamo andati via, siamo andati a dormire da mia figlia, che vive più lontano, almeno non abbiamo respirato il fumo. Stamattina (ieri ndr) sul terrazzo era pieno di fuliggine e resti dell’incendio, pezzi di cartone e scarti vari. Sicuramente poi abbiamo patito tanto il caldo, visto che non abbiamo potuto aprire la finestra o accendere l’aria condizionata per diverse ore".

"Si vedevano le fiamme molto alte e questo fumo nerissimo - dice Tosca Fanni -. Si è rapidamente sparso questo puzzo di bruciato, che si sentiva in tutto il paese. Mi son affacciata e c’era tutto questo fumo altissimo, devo dire che mi sono spaventata. Poi è arrivata l’ordinanza della sindaca di non aprire le finestre, abbiamo sofferto molto il caldo".

"Fortunatamente non eravamo qui domenica- spiega Cristina Papi, titolare di un bar -. Abbiamo visto le foto e ci siamo spaventati, sopratutto leggendo della chiusura dell’autostrada e della ferrovia. Stamattina (ieri ndr) quando sono arrivata ad aprire c’era davvero tanta fuliggine ovunque, sul marciapiede, nell’atrio e sulla porta. E speriamo non faccia troppo caldo in questi giorni".

"Ero a lavoro quando ho visto il fumo nero alzarsi - conclude Franco Marchese -. Devo dire che mi sono spaventato, sopratutto sentendo l’odore di bruciato".

Iacopo Nathan