MAURIZIO MATTEO GUCCIONE
Cronaca

"Legna in eccesso? Sia raccolta dai cittadini"

È Ismaele Ridolfi, già presidente del Consorzio di bonifica Toscana Nord a farsi portavoce di una proposta di legge di...

Nella foto Ismaele Ridolfi, insieme a Monica Bini, quando era alla guida del Consorzio di Bonifica Toscana Nord

Nella foto Ismaele Ridolfi, insieme a Monica Bini, quando era alla guida del Consorzio di Bonifica Toscana Nord

È Ismaele Ridolfi, già presidente del Consorzio di bonifica Toscana Nord a farsi portavoce di una proposta di legge di iniziativa popolare da presentare alla Regione Toscana, avente come oggetto l’autorizzazione alla raccolta e al taglio gratuiti del legname caduto in eccesso sui corsi di acqua e sulle spiagge. La proposta, già applicata da altre regioni, secondo Ridolfi "incrementa la manutenzione, riduce il rischio idraulico e favorisce i cittadini, diminuendo il lavarone sulle spiagge".

Spiega Ridolfi: "È arrivato il momento di superare i vincoli normativi che impediscono di attuare quella che un tempo era una pratica diffusa e scontata: un tempo i cittadini potevano raccogliere gratuitamente e senza alcuna richiesta di autorizzazione, la legna depositata delle correnti lungo il greto dei fiumi; per questo anche in Toscana dobbiamo applicare le buone pratiche già adottate altrove e permettere a tutti i cittadini la raccolta di legname caduto e accumulato negli alvei dei fiumi e sulle spiagge e consentire agli imprenditori agricoli, alle aziende e alle cooperative agricolo forestali, di tagliare ed utilizzare gli alberi e gli arbusti in eccesso nelle aree demaniali dei corsi d’acqua".

Esistono, dicevamo, altri esempi: come quello attuato dalla regione Friuli Venezia Giulia "dove la raccolta e il taglio della legna da parte dei privati – fa sapere Ridolfi – è stata classificata come attività di manutenzione; la stessa Regione Emilia- Romagna sta applicando misure simili da un paio di anni, in deroga per ora, a seguito delle tante alluvioni che hanno colpito il loro territorio". La proposta di legge che l’ex presidente del Consorzio vuole proporre, si basa su alcuni aspetti normativi: "Il taglio e l’asporto di alberi e arbusti dagli alvei, dalle sponde e dalle aree golenali demaniali – sottolinea Ridolfi – si configurano quali interventi di manutenzione dei corsi d’acqua e di gestione della vegetazione; nel Friuli basta fare una richiesta ai Carabinieri Forestali, che devono rispondere entro 7 giorni passati i quali scatta il silenzio-assenso e il rilascio dell’autorizzazione fino a un massimo di 5 tonnellate all’anno di legname".

L’ex presidente ne fa anche una questione legata al cambiamento climatico: "Tale pratica è utile a ridurre il rischio idrogeologico e questa normativa rappresenterebbe una pratica quotidiana di manutenzione civile". Prosegue Ismaele Ridolfi: "In questo modo si aumenta la manutenzione sui corsi d’acqua, senza costi aggiuntivi per i Consorzi e quindi per i cittadini, si riduce il rischio idraulico dovuto alla presenza di materiale solido, finendo per mettersi di traverso dove ci sono ponti e sbarramenti". Conclude l’ex presidente del Consorzio: "È mia intenzione avviare l’iter per una proposta di legge attraverso la raccolta di 5.000 firme o tre consigli comunali che avanzano la proposta; sono certo che la Regione Toscana, che ha una legislazione sulla difesa del suolo e sulla bonifica tra le più avanzate d’Italia, saprà accoglierla e farla propria".

Mau. Guc.