REDAZIONE LUCCA

"Legna morta, intralcia ma non si può prendere"

Il presidente della città del castagno Poli sottolinea il controsenso: "Raccoglierla è un furto allo Stato, ma ostruisce lo scorrere del fiume"

Sempre più legname abbandonato lungo il Serchio e i suoi affluenti, che per legge non può essere raccolto dai privati e che va poi a ostacolare lo scorrere dell’acqua, ammassandosi contro i piloni dei ponti e dando un’immagine di abbandono e incuria del paesaggio fluviale nei momenti di secca e soprattutto d’inverno quando non c’è la vegetazione a coprire quella desolazione. Sarebbero, invece, proprio questi i momenti più opportuni per fare pulizia del legname abbandonato e renderlo poi economico come legna da ardere. A riproporre la tematica è Ivo Poli, presidente nazionale Città del castagno, esperto botanico e da sempre appassionato difensore della natura e dell’agricoltura: "Assistiamo sempre di più ad alluvioni, inondazioni, smottamenti, e ogni volta ad accumularsi lungo le anse dei corsi d’acqua, nelle piazze e strade è la massa legnosa, composta da tronchi, ramaglie che poi va a fare effetto diga, ostruisce gli alvei dei torrenti e fiumi".

"Fino intono al 1970 - continua Poli- erano in essere delle semplici leggi, dette di uso e consuetudine, che permettevano di recuperare e raccogliere il legname lungo il percorso del fiume Serchio, specialmente nelle stagioni delle piogge, quando arrivavano le piene, portando alberi sradicati o legna morta. Su quella legna venivano sistemati sopra alcuni sassi come segnale. Quando poi il fiume si era ritirato del tutto, andavano a tagliare i tronchi più grossi e portavano tutto a casa, lasciando il letto e le sponde puliti. L’ambiente era salvaguardato e quel legname diventava utile".

"Oggi - conclude Ivo Poli- queste leggi non hanno più valore. Se i vigilanti sorprendono qualcuno a prelevare legna morta lungo il letto del fiume, lo denunciano con relative sanzioni oltre l’accusa di furto allo Stato. Un vero controsenso, se pensiamo che quel materiale legnoso andrà presto a intralciare il passaggio delle acque con possibili danneggiamenti. Sicuramente, soprattutto in questo periodo, ci sono famiglie a cui farebbe comodo anche questa legna morta, ma vietata. Quando ritorneremo al buon senso d poter raccogliere dei rami secchi abbandonati?".

Dino Magistrelli