LAURA SARTINI
Cronaca

"Illusa e poi bocciata". Alunna respinta al liceo, lettera sfogo dei genitori

La dirigente del Vallisneri di Sant’Anna, Maria Rosaria Mencacci: “E’ importante spronare a dare il massimo per il resto mai nessuno si approccia con leggerezza alla valutazione finale“

Lettera sfogo dei genitori di un'alunna bocciata (foto di repertorio)

Lettera sfogo dei genitori di un'alunna bocciata (foto di repertorio)

Lucca, 20 giugno 2024 – Ci avevano sperato fino in fondo, lei, un’alunna del Liceo scientifico Vallisneri di Sant’Anna, e i suoi genitori che, di fronte alla bocciatura, affidano il loro amarissimo sfogo a una lettera lunga due pagine, virtualmente indirizzata alla Provveditrice. “Vogliamo esprimere le nostre preoccupazioni riguardanti, non tanto le metodologie didattiche del Liceo Scientifico Vallisneri, ma piuttosto certi comportamenti che hanno influenzato nostra figlia dal punto di vista emotivo. L’obiettivo di questa nostra – dicono – è di aprire un dibattito, un confronto positivo per migliorare la situazione educativa per il futuro, in quell’Istituto. Il lavoro svolto dagli insegnanti è stato nel complesso soddisfacente, ma a preoccuparci sono stati i forti incoraggiamenti che abbiamo avuto - nonostante i brutti voti di nostra figlia - da parte di alcuni docenti, a studiare fino all’ultimo giorno utile perché a loro dire poteva farcela, poteva salvarsi dalla bocciatura. Incoraggiamenti su tutti i fronti, dove le veniva detto, che presentandosi volontariamente alle interrogazioni ce l’avrebbe fatta, che la sua caparbietà sarebbe stata premiata e che rimanere in quella classe sarebbe stato utile anche per la sua serenità e felicità“. Il lieto fine, scolasticamente parlando, invece non c’è stato.

“Il dialogo con nostra figlia doveva essere quello di farle capire solamente che la sua bocciatura sarebbe stato da incitamento per fare meglio il prossimo anno e di studiare con maggiore impegno. Con nostra ammirazione e delle amiche in classe, è stata invece incentivata dallo stesso corpo docente o quantomeno da una parte di esso, ad accettare la sfida e mettercela tutta per cercare di recuperare alcune materie, utili ad evitare la bocciatura“. “Adesso questa bocciatura – aggiungono i genitori – diventa un momento molto intenso da gestire, perché dobbiamo fare i conti con la sua delusione e farla ripartire con la giusta motivazione e convinzione. Non sarà semplice spiegarle come mai: nella vita, le abbiamo insegnato che di fronte ai momenti bui, bisogna lottare con tutto noi stessi e che la volontà premia sempre“.

Abbiamo contattato la dirigente scolastica, professoressa Maria Rosaria Mencacci. “Trattandosi di lettera anonima non posso purtroppo rispondere in maniera specifica – premette –. Quello che si evince è che i professori del Liceo sono giudicati positivamente dalla famiglia, hanno lavorato bene, spronando la studentessa a far sempre meglio, a non mollare. Al momento della valutazione finale, un momento mai facile neanche per chi è dall’altra parte, le cose non sono andate come si aspettava. Ovviamente dispiace. Inviterei le famiglie a considerare, in linea generale, se, sia meglio promuovere o far ripetere l’anno quando gli strumenti non sono stati acquisiti. E’ un vecchio discorso, ma resta nuovo e centrale. Per il resto la famiglia sa dove trovarmi se ne volesse parlare in modo più diretto e approfondito“.