L’industria del Summer. Impegnati in migliaia grazie al festival

Mimmo D’Alessandro: "Nella macchina dei concerti, seimila le persone che lavorano a rotazione nelle varie date". "Ho 6 ingegneri praticamente fissi".

L’industria del Summer. Impegnati in migliaia grazie al festival

L’industria del Summer. Impegnati in migliaia grazie al festival

E’ una vera e propria industria della musica, ormai. Tra maggio e i primi di agosto il Lucca Summer Festival dà infatti lavoro, a rotazione, a qualche migliaio di persone, molte delle quali sono diventate presenze fisse stagionali. Oltre che un cast stellare di livello internazionale, il festival porta con sé anche un’imponente occasione di lavoro e un ampio indotto a cascata che abbraccia numerose categorie economiche per tutta l’estate.

"Complessivamente – sottolinea il patron Mimmo D’Alessandro – questa estate ruotano intorno alla macchina del Summer festival a Lucca oltre seimila persone. Basti pensare che in tutto sono circa 3500 gli addetti coinvolti nell’attività di security dei concerti in piazza Napoleone e sugli spalti delle Mura. Per uno show tranquillo come quello di Diana Krall ne occorron o comunque 80 in una sera. Per eventi più grandi si passa a 300 fino a 500 addetti. Venti gli appuntamenti, tenendo conto anche del concerto del maestro Riccardo Muti del 28 giugno per le Celebrazioni Pucciniane".

"Abbiamo da 400 a 500 hostess impegnate nell’arco del festival – prosegue D’Alessandro – e 2500 addetti alle operazioni di facchinaggio e montaggio delle strutture, dai palchi alle luci. Solo per allestire l’area concerti al Balilla occorre un milione e mezzo... E poi c’è il servizio catering che copre dalla colazione alla cena, senza dimenticare i runner, le tante figure tecniche importanti e specializzate come gli elettricisti o chi movimenta muletti e gru. E vogliamo parlare dei sei ingegneri che ho praticamente fissi per risolvere tutte le complesse questioni tecniche del Summer?".

La quota dei lucchesi al lavoro in questa grande macchina della musica è rilevante, anche se molti arrivano necessariamente da fuori. "Diciamo che i posti sono tanti anche per i lucchesi. Ci sono sicuramente tante opportunità – sorride Mimmo D’Alesssandro –, anche perché una quota di lavoro serve a fronteggiare la burocrazia che è sempre impegnativa, nonostante questo festival sia sbarcato a Lucca nell’estate del lontano 1998".

Sull’altro piatto della bilancia ci sono poi gli incassi. Le prevendite stanno andando alla grande con oltre 183mila biglietti staccati per i concerti che prenderanno il via il 2 giugno sugli spalti delle Mura con Eric Clapton. “Slowhand“, un’altra leggenda del rock.

Paolo Pacini