L’intitolazione a Pertini “Una nuova strada che oggi deve unire“. Cerimonia solenne a Nave

Presenti il governatore Giani e il sindaco della città dell’ex Presidente. Qualche “scintilla“ nel breve botta e risposta tra l’Anpi e Pardini.

L’intitolazione a Pertini “Una nuova strada  che oggi deve unire“. Cerimonia solenne a Nave

Presenti il governatore Giani e il sindaco della città dell’ex Presidente. Qualche “scintilla“ nel breve botta e risposta tra l’Anpi e Pardini.

L’esempio massimo di trasversalità – bandiere rosse al vento accanto alla giunta di centrodestra– è nell’inedito fermo immagine dell’intitolazione al Presidente Sandro Pertini della strada che dalla nuova rotatoria a Nave dalla Sarzanese passa a fianco del nuovo supermercato Eurospin. Ieri mattina c’erano tutti, nessuno escluso. A partire dal sindaco Mario Pardini ovviamente, non è voluto mancare il governatore Eugenio Giani, ma anche il sindaco di Stella (Savona), città natale del Presidente Pertini, Andrea Castellini e tutta la sua rappresentanza comunale e poi le opposizioni tra cui i consiglieri Raspini, Vietina, Alfarano, Del Greco. C’erano gli assessori Santini e Granucci, il consigliere regionale Fantozzi, il consigliere comunale Cecchini. C’erano gli ex socialisti Franco Fabbri (ex vicesindaco con Favilla) e Francesco Colucci. C’era l’ex assessore Celestino Marchini. E poi le associazioni dall’Anpi, all’associazione toscana volontari della libertà, la bandiera del partito socialista, l’associazione nazionale combattenti e reduci, quella dei carabinieri. Non è mancato un momento di polemica, da parte di Rosalba Ciucci, presidente Anpi Lucca, che ha puntato il dito verso il sindaco Pardini: “Ma se noi in quel consiglio comunale non ci fossimo fatti sentire, oggi saremmo qui?“.

Il primo cittadino: “Certo che saremmo qui. L’iter per intitolare una strada a Pertini iniziò nel 2009 con il sindaco Favilla e poi si è fermata e non voglio fare polemiche. Questo è il momento dell’unione. Non ha senso dividerci su certi temi, come la strage di Sant’Anna di Stazzema, quella di Farneta. Quel sangue ci ha lasciato la Costituzione, e il Presidente Pertini è simbolo di quel momento, simbolo per le nuove generazioni“. Il presidente Giani ha ringraziato Pardini dell’invito: “Un’ulteriore importantissima tappa del riconoscimento in Toscana del valore di Sandro Pertini che passò 15 anni in carcere pagando caro la sua avversione al fascismo. Fu grande uomo delle istituzioni, della lotta partigiana, un grande italiano“. L’assessore Moreno Bruni ha infine messo il sigillo: “Pertini non è di questo o di quello, ma dell’Italia intera“.

Laura Sartini