Lucca, 11 ottobre 2016 - Un anno di attesa per un’ecografia osteoarticolare o, qualche giorno meno, per una «muscolotendinea». Tempi biblici quando si tratta di esami ambulatoriali nella nostra Asl e, nello specifico appunto, di particolari ecografie in regime di non urgenza e che quindi non godono di alcuna ‘corsia preferenziale’. Ma un anno è tanto, troppo anche per i casi non urgenti. Un anno non è più neanche un servizio, sembra più che altro un consiglio a rivolgersi al privato dove i costi non sono così differenti ma i tempi si accorciano di mesi, di settimane. O addirittura di un anno tondo: 335 giorni per una ecografia osteoarticolare e 328 giorni per una muscolotendinea è un’enormità anche per chi ha un fastidio lieve o anche solo un piccolo dubbio da chiarire.
Quindi andiamo a fondo e chiamiamo, fingendoci un privato, il centro medico Martini. Chiediamo l’appuntamento per una ecografia osteoarticolare, quanto costa e quanto tempo di attesa comporta. «Sono esami che facciamo ogni giorno – ci viene spiegato al telefono – praticamente l’appuntamento è un giorno per l’altro». Dunque un solo giorno invece che quasi un anno. E il costo? 60 euro. Ma le due tipologie di ecografie ricordate non solo gli unici esami a «scoppio ritardato». Secondo le ultime statistiche dell’Asl 2, aggiornate al 30 settembre, per una colonscopia in classe programmata occorrono ben 119 giorni, esattamente quanto una biopsia all’intestino o una polipectomia. Per uno degli esami di rito per tutte le donne, soprattutto quelle over 40, l’attesa per l’ecografia alla mammella è di 67 giorni, che si riducono a 19 se in classe differibile. Per l’esame del fondo dell’occhio, sempre in classe programmata, occorrono quasi due mesi, 42 giorni per l’elettrocardiogramma dinamico.
Per le tomografie non urgenti occorre attendere almeno un mese, fino a due per quella del bacino, dell’addome, del rachide, 55 giorni per quella del torace o del capo. Altra nota dolente è quella da ascrivere al capitolo delle risonanze magnetiche: in classe differibile i giorni di attesa sono 14 ma lievitano a più di 100 in classe programmata, fino a ‘record’ di 122 giorni per quella della spalla destra, ad esempio. Attrezzarsi di pazienza è l’imperativo anche quando ci si approccia all’agenda delle visite specialistiche, che si sa quanto costano se si ricorre agli ambulatori privati.
Per la visita fisiatrica occorrono 116 giorni di attesa, 104 per la dermatologica, 61 per un check up cardiologico, 56 per un controllo pneumologico, 39 per una visita oculistica, tutte in classe programmata. Invece le attese sono sorprendentemente minime quando si tratta di visite neurologiche o di chirurgia generale (7 giorni), in otorinolaringoiatria (5 giorni), urologiche (4 giorni), ginecologiche e ortopediche (3 giorni). Le attese sono un must, secondo un utente, anche dentro al San Luca che posta il suo commento sulla bacheca Facebook dell’ospedale: «Classica struttura, il San Luca di Lucca, da evitare con qualsiasi mezzo, dove si attende e, salvo qualche ‘angelo’ ancora presente, si viene messi lì da parte come vecchie bambole».