Non è tardata ad arrivare la risposta di Serena Mammini, consigliera comunale Pd, ai vertici di Confcommercio sulla questione dei loghi degli sponsor della Notte Bianca proiettati sulla facciata della Cattedrale.
“Premetto – dice Mammini – che se è vero che la Notte Bianca è stata un successo, è filata liscia e allegra e i cittadini - residenti e non - esercenti, turisti, avventori, prelati sono stati tutti contenti e soddisfatti, son contenta anch’io, da cittadina, ex amministratrice e da attuale consigliera di minoranza. Le autorizzazioni c’erano tutte, non ho mai pensato il contrario e ci mancherebbe, anche la Soprintendenza immagino abbia autorizzato la proiezione dei loghi, vero? Se è così ne prendiamo atto“.
Sulla proiezione in sé, poi, l’ex assessore chiosa: ”Pochi secondi certo, a ringraziamento di chi aveva dato le risorse per realizzare il video-mapping, e ci mancava anche che fosse una proiezione fissa! E comunque dieci secondi o un’ora non cambia molto. Ovvio, chi finanzia deve essere ringraziato, ma ci sono tanti modi per farlo, non penso manchino le idee. Se non volete capire dove sta l’eccesso, penso sia un problema di visione e sensibilità: non tutti i luoghi sono uguali. È proprio il concetto che pare sfuggito, ed è questo che dispiace, tanto più se si sottolinea la qualità del prodotto“.
Mammini, poi, ricorda come il suo post sui social era ”del colore neutro, visto che, tra l’altro, non chiamavo in causa nessuno in particolare: sindaco, vescovo, soprintendente. Se poi la mia personale considerazione è stata condivisa anche da altri cittadini, ha stimolato una serie di commenti che non sono caduti nell’offesa e poi è stata ripresa dalla stampa, non è certo “merito” mio. Forse non ero la sola ad aver avuto certe sensazioni di “fuori luogo”. Gentili Pasquini e Giovannini riguardo poi alla “forma” e alla “sostanza” da voi evocate, non mi pare di aver mancato di rispetto a nessuno, cosa che invece non potrei dire a parti invertite visto che semmai siete voi, e a mezzo stampa, a fare il processo alle intenzioni tacciandomi per pretestuosa“.
“L’argomento – é la conclusione – sul quale esprimere un parere invece c’era tutto, non solo, ma dai loghi luminosi spiaccicati sulle colonne della cattedrale si potrebbe aprire un dibattito fino al tema dalla gestione delle città, di tutti i centri storici, degli spazi pubblici dopo il Covid, del difficile compito per chi amministra di tenere in equilibrio le esigenze di tutti, abitanti del centro, dei quartieri e dei paesi, commercianti, turisti, di chi lavora in centro e di chi viene a fare una bevuta: tutti degni di considerazione e attenzione. Voi siete Confcommercio e cercate di portare avanti la vostra mission, e fate bene, ma attenzione perché ad alterare gli equilibri ci rimettono tutti. Chi amministra deve cercare di amalgamare esigenze disparate così come sono disparate le esigenze delle persone che sono tante cose insieme. Quindi siete voi semmai che polemizzate con me senza costrutto e attenzione, sempre, ai titoli di coda!“.