Lucca, 15 settembre 2016 - Una brillante carriera come ingegnere prima nella «Cge» e poi nella «Smi» di Fornaci, dove arrivò a ricorprire la carica di amministraore delegato. Ma Pierluigi Lazzerini era soprattutto il deus ex machina della Fondazione Barsanti e Matteucci di cui era presidente, e fondatore del museo che voleva dare dignità e onori agli inventori lucchesi del motore a scoppio. Lazzerini è morto mercoledì sera alle 19.30 all’età di 82 anni. Un personaggio di spicco della lucchesia e della lucchesità, che negli anni ha dato lustro in giro per il mondo proprio agli inventori del motore, raggiungendo anche Washington e San Francisco, ottenendo sempre grande plauso per l’opera che portava avanti. Pierluigi Lazzerini era nato a Lucca 82 anni fa, si era laureato in Ingegneria e, invece di aprire uno studio privato, aveva sempre lavorato in aziende lucchesi. Prima per la «Cge» e poi la «Smi» di Fornaci, un’azienda importante che all’epoca in lucchesia contava ben 1.200 dipendenti. E proprio qui rimase a lavorare ricoprendo anche il ruolo di amministratore delegato per la parte di Fornaci di Barga, fino alla pensione arrivata all’età di 57 anni. Aveva una grande passione da sempre, Lazzerini. I motori. E si appassionò così agli inventori lucchesi del motore a scoppio, il pietrasantino Nicolò Barsanti e il lucchese Felice Matteucci. Così si gettò a capofitto nella ricerca, compiendo anche viaggi in Germania e in America. Nel 2000 poi la creazione della famosa fondazione Barsanti e Matteucci. Poi i viaggi per far conoscere le sue ricerche, prima a Washington e infine, nel 2009 con i Lucchesi nel Mondo a San Francisco. «Era un grande grande e un grande papà - lo ricorda con affetto la figlia Patrizia - . Un grande in tutto». Lazzerini lascia la moglie Vania Massei, e i figli Patrizia, Paola e Paolo. I funerali si terranno questo pomeriggio alle ore 15.30 nella chiesa di Santa Gemma all’Arancio. Alla famiglia Lazzerini le più sentite condoglianze da parte de La Nazione di Lucca.
CronacaAddio a Lazzerini, fondatore della fondazione Barsanti e Matteucci