Lucca Caput-Mundi, l'incontro storico tra Papa e Imperatore

Lucca è stata protagonista di un incontro storico tra Papa e Imperatore nel 1541, che avrebbe cambiato i destini della storia. Dopo essere stata scelta come sede dell'incontro, la città si vestì a festa per accogliere degnamente i due massimi capi di stato. Il bambino della famiglia Diodati, nato proprio quella notte, ebbe come padrini d'eccezione il Papa e l'Imperatore.

Lucca caput-mundi. Non succede spesso, anzi e non succede a tutti, anzi. Per un giorno, Lucca è stata il centro del mondo, al centro degli intrighi internazionali e sede di un incontro che avrebbe cambiato i destini della storia. Dopo essere stata, più volte, in passato, ambasciatrice di pace con i suoi governanti di turno, tra le città rivali o confinanti, nel 1541 fu protagonista di un incontro storico, avvenuto tra le proprie Mura, tra il Papa e l’Imperatore.

In gioco c’erano gli equilibri tra Impero e Chiesa, tra il potere temporale e quello spirituale, che troppo spesso si erano mischiati, dando vita a guerre e spargimento di sangue, per interessi ultra-terreni. Ma era anche il periodo della crisi economica, della crisi della chiesa con la diffusione della riforma protestante di Martin Lutero, di un impero che vacillava e non riusciva a contenere più le richieste di autonomia dei vari popoli. E così fu scelta Lucca per risolvere queste spinose questioni. Perché proprio Lucca? Lucca era la città bianca per eccellenza, era una via obbligata per Roma, il suo passato comunque parlava anche di uno spirito filo-imperiale e poi perché l’Imperatore era in procinto con le sue navi di andare a combattere i Turchi e a Lucca avrebbe trovato un ambiente più sicuro e facile da raggiungere.

Così, la città si vestì a festa per accogliere degnamente i due massimi capi di stato… Il primo a giungere in città, l’8 settembre, fu Papa Paolo III, esponente della famiglia Farnese, con un largo seguito di cardinali e alti prelati, che prese stanza presso la sede vescovile. Quattro giorni dopo, il 12 settembre, arrivò invece l’Imperatore, Carlo V, che si era fatto scortare davanti alle coste di Viareggio da una flotta di 60 galere, con cui prendere poi il largo, per andare a combattere la sua Crociata contro gli infedeli.

Sbarcato sulla spiaggia di Viareggio, a cavallo, insieme al suo seguito di consiglieri e scorta armata, raggiunse la città e fu ospite della famiglia Diodati, in via S.Giustina, nei locali dell’attuale sede comunale di Palazzo Orsetti, mentre gli altri suoi più preziosi cortigiani furono ospitati dalle famiglie più nobili della città. Ma i rischi per l’ordine pubblico erano notevoli, con i due eserciti che potevano venire a contatto. Quindi, per evitare eventuali motivi di dissidio, la città venne suddivisa in due parti: la parte ad est venne riservata alla sistemazione delle truppe dell’Imperatore, mentre quella ad ovest, al seguito papale. Finalmente, arrivò il 17 settembre quando, nel tempio di Dio, nel duomo di S.Martino, Papa e Imperatore si trovarono uno di fronte all’altro per stringere una nuova alleanza, lasciandosi alle spalle i vecchi dissidi, per poi gettare le basi del Concilio di Trento e della Crociata.

Già il giorno dopo, i due regnanti lasciarono la città ma, non prima, di aver adempiuto ad un fatto ancora più incredibile, il battesimo del bambino della famiglia Diodati, nato proprio quella notte e a cui i genitori avevano dato il nome di Carlo, in onore dell’illustre ospite. Un battesimo reale e un bambino fortunato che, al mattino, ebbe come padrini d’eccezione, il Papa e l’Imperatore… quando si dice nascere fortunati…