
Massimiliano Bianchi
Lucca, 30 gennaio 2019 - L’azienda con sede a Monsagrati assumerà quest’anno addetti area operation, progettisti, tecnici trasfertisti incaricati di seguire le installazioni di impianti in tutto il mondo e addetti al post vendita. Diplomati e laureati in materie tecniche e ingegneri installatori. Venti nuove figure che si aggiungono alle altrettante assunte nel 2018 e che porteranno a 470 i dipendenti del gruppo di cui 320 nella casa madre lucchese, 134 a Green Bay nel Wisconsin, Usa, e la dozzina nella filiale commerciale a Tjianjin in Cina. La crescita dell’organico segue direttamente quella dei fatturati: dai 129 milioni del 2015 quando gli addetti erano 396 ai 193 milioni dello scorso anno (utile netto del 9,68%) col personale salito a 450 unità. Per il 2019 le previsioni sono oltre 220 milioni di fatturato e utili oltre il 10%. Quali caratteristiche si richiedono a chi aspira ai posti in Fosber? «Titolo di studio e preparazione tecnica non sono che la base di partenza - spiega Massimiliano Bianchi, presidente e amministratore delegato di Fosber (nella foto Alcide) - la nostra azienda effettua l’intera produzione a Lucca a garanzia della massima qualità delle forniture. Non delocalizziamo la produzione, ma dobbiamo seguire l’installazione e l’avviamento degli impianti in ogni parte del mondo. Quindi chiediamo ai nostri ingegneri la disponibilità di lavorare all’estero per fasce temporali di 90, 120, 180 giorni all’anno». Indispensabile la conoscenza delle lingue. «Puoi avere le massime competenze tecniche ma se non sei in grado di comunicarle, assomigli a una Ferrari sistemata su quattro ceppi al posto delle ruote - prosegue Bianchi - in azienda abbiamo italiani che conoscono, oltre alle lingue tradizionali, anche il cinese, marocchini ed egiziani che parlano arabo». Altri requisiti? “Perseguimento della qualità al primo posto, massima accuratezza in ogni aspetto. Consapevolezza che la nostra missione non termina con la consegna del macchinario, ma accompagna l’intera vita dell’impianto. Grazie a forniture curate al minino dettaglio abbiamo ridotto drasticamente i costi della garanzia. Noi abbiamo investito moltissimo nel customer care, nell’attenzione rivolta al cliente nell’adeguarsi alle sue necessità. E garantiamo in ogni momento manutezione da remoto, coi tecnici che dalla sede di Monsagrati agiscono su macchinari instalalti all’altro capo del mondo. E c’è di più». Prego. «Ogni dipendente deve avvertire Fosber come una cosa propria, esserne orgoglioso e averne cura proprio come se gli appartenesse. E vorrei chi si presenta ai colloqui fosse consapevole che a corrispondergli il futuro stipendio non sarà Fosber. Ma il cliente».
Piero Ceccatelli