Lucca, 4 dicembre 2024 – Non avrebbe pagato le tasse per più di 180mila euro e avrebbe sistematicamente ‘svuotato’ le casse di una sua società. Per questi motivi la guardia di Finanza di Lucca ha spedito ai domiciliari un imprenditore edile della Garfagnana, accusato di bancarotta fraudolenta, documentale e distrattiva. Il provvedimento, emesso dal gip del tribunale di Lucca su richiesta della Procura, è il risultato di un’articolata indagine svolta dalla guardia di Finanza di Castelnuovo di Garfagnana.
Secondo quanto emerso, l’imprenditore avrebbe adottato una serie di condotte dolose, tra cui il mancato adempimento degli obblighi fiscali per una cifra pari a circa 182.000 euro e lo svuotamento sistematico di una sua società attraverso trasferimenti di risorse e beni a un’altra praticamente uguale. Quest’ultima è stata appunto definita “clone” per la denominazione simile, per aver avuto la stessa sede e pure un’identica compagine sociale. Insomma, sarebbe stata costituita appositamente per eludere i debiti verso i creditori e l’erario.
Le operazioni fraudolente hanno causato il progressivo dissesto finanziario della società originaria, lasciando un significativo accumulo di debiti che ha gravemente penalizzato fornitori e erario.