REDAZIONE LUCCA

Lucca per immagini. Una grande mostra per il centenario di Alcide Tosi

Nella chiesa di San Cristoforo dal 6 settembre saranno esposte oltre 300 foto dedicate alle istituzioni, frutto di una ricerca nell’immenso archivio dell’agenzia fotografica della famiglia Tosi.

La presentazione della mostra ieri a palazzo Orsetti

La presentazione della mostra ieri a palazzo Orsetti

Papa Wojtyla, la Regina Madre e Carlo d’Inghilterra, ma anche Aldo Moro, Craxi e Silvio Berlusconi. Dopo l’enorme successo del 2019 con la mostra "Raccontare Lucca", che ricevette più di 20mila visitatori, gli Amici dell’Archivio Fotografico Lucchese tornano con una mostra di oltre 300 foto dedicata a Lucca e alle istituzioni con ben 75 anni di scatti recuperati dall’archivio di Alcide Tosi.

Una mostra, questa, che nasce proprio per celebrare la figura di questo grande fotografo lucchese nel centenario della sua nascita. La mostra, che sarà visitabile dal 6 al 29 settembre nella chiesa di San Cristoforo, è un vero e proprio viaggio nel cuore della vita politica e istituzionale della nostra città: 350 gli scatti in bianco e nero e a colori, disposti in ordine cronologico e suddivisi per decenni che ci racconteranno i fatti avvenuti a Lucca con lo sguardo attento e disincantato di Alcide Tosi prima e dei figli Mimmo e Claudio poi.

Tra i tanti volti celebri anche inaugurazioni di scuole, aziende, strade, in un continuum di immagini di luoghi e persone che hanno fatto prima la cronaca e poi la storia della nostra città.

A presentare la mostra il sindaco Mario Pardini, l’assessore alla cultura Mia Pisano, il presidente degli Amici dell’Afl Pietro Fazzi, il presidente della Provincia Luca Menesini, il vice presidente della Camera di Commercio Toscana nord ovest Rodolfo Pasquini e Alessandro (Mimmo) Tosi di Foto Alcide.

"La vera istituzione di questa città a mio parere è l’archivio storico di Alcide Tosi – ha commentato il sindaco –. Un percorso, questo, che non si fermerà certo qui: il Comune farà sì che questo archivio faccia sempre più parte della nostra città".

A prendere la parola anche il presidente della Provincia, Menesini: "In una società come quella di oggi che parla per immagini, il patrimonio dell’archivio è un tesoro immenso che dobbiamo tutelare e tramandare alle generazioni future. Queste foto però sono anche arte: Alcide di fatto è un artista, dietro le sue foto c’è un mestiere che va preservato. La vita delle nostra comunità ruota intorno alle istituzioni ed è bello – conclude Menesini - che si possa raccontare la storia di una città con queste foto. La memoria ci deve anche far sognare al futuro".

"Il nostro archivio ha preso vita il 1 maggio del 1949 con mio padre che, dopo aver fatto un po’ di gavetta, decise di mettersi in proprio – racconta Mimmo Tosi, cresciuto, come ha detto, a ‘pane e fotografia‘ – Sono poi iniziate le collaborazioni con le varie testate (tra cui La Nazione), con il Comune e la Provincia, arrivando ad oggi con un bel po’ di materiale: nell’archivio oltre 21mila giga di foto in digitale, oltre 27mila, invece, i lavori in analogico. Ci auguriamo che la mostra abbia un discreto successo proprio come nel 2019, magari anche di più".

La mostra sarà accompagnata anche da un catalogo di 200 pagine edito da Maria Pacini Fazzi. "Ringrazio di cuore gli amici dell’archivio – ha concluso Tosi – ma anche Agnese Pini, direttrice delle testate QN che ha scritto il saluto che apre il cataologo e l’amico Paolo Pacini che ha scritto l’introduzione della mostra".

Giulia Prete