TERESA SCARCELLA
Cronaca

Lucca, la Rete dei Patrioti alla processione del Volto Santo: scoppia la polemica

Il gruppo di estrema destra con la bandiera ortodossa che i soldati russi portano in guerra. Diocesi e Comune li snobbano: “Non ne sapevamo nulla”. Eppure la loro presenza era stata annunciata

Patrioti-Lucca-Pardini

A sinistra la foto della Rete dei Patrioti durante la processione del Volto Santo, a Lucca. A destra il sindaco Mario Pardini

Lucca, 15 settembre 2024 – Fa discutere la partecipazione del Movimento nazionale della Rete dei Patrioti alla processione di ieri sera del Volto Santo di Lucca. Il gruppo di estrema destra aveva annunciato la propria presenza settimane fa, eppure oggi passano per “imbucati”.

A quanto pare lo aveva fatto sapere solo tramite stampa e social, senza una richiesta ufficiale stando a Diocesi e Comune. Entrambi, che insieme raccolgono le adesioni (la prima per la componente religiosa, il secondo per quella civile), dichiarano di non sapere nulla.

L’Arcidiocesi in particolare dice apertamente che “non ne era a conoscenza e pertanto non ha dato alcuna autorizzazione. Non spetta all'Arcidiocesi gestire l'ordine pubblico, in particolare per quanto riguarda la componente civile del corteo – poi conclude – Nessuna richiesta è mai pervenuta da questo "gruppo" e dispiace per quanto accaduto”.

Ad ogni modo i Patrioti c’erano, seppur in fondo al corteo, e con in mano uno stendardo rosso, raffigurante il volto di Cristo, riconducibile alla cultura ortodossa, lo stesso che utilizzerebbero i soldati russi nelle zone di guerra come “protezione”. Lo stesso gruppo di estrema destra che aveva tappezzato la città di volantini contro il Toscana Pride, ha oggi rivendicato la loro presenza alla Luminara mettendo a confronto le due iniziative e puntando il dito contro il sindaco per essere stato “poco coraggioso” con la comunità Lgbtqia+. 

“Ora che entrambi gli eventi si sono svolti, possiamo tirare le conclusioni: le autorità competenti hanno avuto il buon senso di impedire una becera e volgare provocazione spostando la data del pride al fine settimana precedente, tuttavia resta la delusione per l'atteggiamento dell'amministrazione comunale che si è dimostrata poco coraggiosa – scrive la Rete dei Patrioti -. Speriamo di vedere nei prossimi mesi iniziative di segno opposto, in sostegno alla vita e alla famiglia tradizionale, patrocinate dal comune di Lucca”.

Il botta e risposta politico

Le foto che testimoniano la loro presenza alla tradizionale processione lucchese non sono passate inosservate. Il consigliere di Sinistra Civica, Daniele Bianucci, ha cercato una risposta dell’amministrazione comunale, accusando anche lui in qualche modo il primo cittadino di mancanza di coraggio: “Sarebbe una ferita profonda se il Comune avesse permesso in silenzio, all’estrema destra, di politicizzare la nostra manifestazione cittadina più antica”. Risposta che è arrivata sulla stessa piattaforma.

Il sindaco Mario Pardini, infatti, nel prendere una posizione sull’accaduto, ha dedicato la maggior parte del post a replicare direttamente al consigliere di opposizione: “Far passare il messaggio che il comune e l'amministrazione abbiano autorizzato a partecipare alla processione un gruppo che non ha nessun legame con me e la mia amministrazione, che non è mai stato vicino a me o alla mia amministrazione e che mai è stato alleato con me alle scorse elezioni e far passare il messaggio che la mia amministrazione, muovendosi nel silenzio, abbia politicizzato la Santa Croce è vergognoso – scrive sul suo profilo – Non si può e non si deve usare questo momento in cui dovremmo ritrovare il senso di comunità per mera propaganda politica, da qualunque parte venga”.

Bianucci, però, in un lungo botta e risposta ricorda al sindaco Pardini che “La rete dei Patrioti era al primo turno nella lista di Barsanti e al ballottaggio era quindi apparentata”. Il movimento dei patrioti, infatti, nelle elezioni comunali del 2022 aveva espresso pubblico sostegno alla candidatura dell’assessore Barsanti, inserendo un suo rappresentante nella lista “Difendere Lucca”.