"Lucca tra le più belle del mondo". Tutto l’amore di Stefania Sandrelli

La cultura, Puccini e il cinema "Sono orgogliosa delle mie origini, per Puccini ho un amore viscerale". L’attrice viareggina contro la deriva degli ultimi anni: "Il cinema è assembramento, non piattaforme" .

"Lucca tra le più belle del mondo". Tutto l’amore di Stefania Sandrelli

"Lucca tra le più belle del mondo". Tutto l’amore di Stefania Sandrelli

Difficile mettere un freno a Stefania Sandrelli, protagonista come un fiume in piena dell’inaugurazione ufficiale di Lucca Film Festival, ieri mattina, nella Sala dei Servi del Complesso di San Micheletto. Dopo la breve introduzione del presidente di Lff Nicola Borrelli e dell’assessore Remo Santini, solo qualche intervento del collega Giovanni Bogani ha fatto da contrappunto alle parole dell’attrice, che ha esordito con un pensiero dedicato proprio alle sue origini: "Sono sempre stata orgogliosa - ha detto - di dire che sono nata a Viareggio, in provincia di Lucca, che è una delle città più belle del mondo, dove c’è cultura, un bel teatro, cinema e manifestazioni come questa. Mi chiedo invece come può Viareggio candidarsi ad essere capitale della cultura senza cinema e teatri. Un tempo c’erano quindici cinema e cinque teatri e tuttora avrebbe grandi potenzialità. È un peccato".

E ancora, sulla scia dei ricordi, Stefania ha raccontato del suo rapporto con Lucca: "Sono stata a Lucca la prima volta da piccola, con la scuola e poi altre volte da ragazzina: ho tanti bei ricordi, anche di buone zuppe". E poi, il rapporto specialissimo con Giacomo Puccini, anche questo nato in tenerissima età: "Mio nonno Pietro era amico di Puccini - ha raccontato l’attrice - e andavano anche a caccia insieme. Nonno aveva una barbetta alla Mickey Rourke, mi chiamava Lilla e ogni sera mi teneva sulle ginocchia, mi stringeva a sé, mi faceva chiudere gli occhi e mi cantava le arie di Puccini, che naturalmente ho imparato a memoria e che porto dentro da sempre. Un amore viscerale che è riuscito anche a farmi fare due cose insieme, cosa inusuale per me, che ho sempre lavorato in modo totalizzante su un’unico argomento. La regia di “Tosca“ a Torre del Lago ha avuto invece questi due aspetti e mi fa piacere che sia stata apprezzata. Ma la cosa che più mi stupisce di Puccini, rispetto agli altri grandi compositori, è la sua contemporaneità, davvero unica".

Con lei si parla fatalmente di bellezza, ma anche qui le idee sono chiarissime: "Non c’è solo bellezza - ha spiegato - , ma ci vuole altro nella vita. Io non mi lamento: sono orgogliosa di quello che sono, di quello che ho fatto e di come vivo".

Sandrelli non ha certo peli sulla lingua né parlando di cinema né di altro: "Sono d’accordo con Woody Allen: il cinema deve rapire, far sognare ed è assembramento, se no non lo è. Oggi la situazione è imbarazzante, dove un film anche kolossal rimane nei cinema una settimana e basta per poi passare sulle piattaforme, dove è solo un discorso di quattrini. Mi dispiace, deve per forza cambiare qualcosa. Sono sempre innamorata del mio lavoro, ma vedo in giro sempre meno film che danno le sensazioni che ho descritto. Uno di questi è quello che ho appena finito di girare con Paolo Sorrentino, dove interpreto quella che sono oggi. Lui è uno dei più grandi nel mondo e per me ha avuto parole che sono state musica per le mie orecchie e che mi hanno convinto che forse merito quello che ho. Ma bisogna rimboccarsi le maniche, perché con la cultura, contrariamente a ciò che diceva un politico, si mangia, eccome! E infine fatemi dire, ma lo dico da sempre, che è l’ora di finirla di pagare meno le donne, anche nel cinema".

Un pensiero, infine, agli inizi: "A Viareggio il fotografo Paolo Costa ha totalmente cambiato la mia vita, a 15 anni, con alcune foto che sono finite a Roma, dove Pietro Germi mi volle assolutamente per fare “Divorzio all’italiana“. Mio fratello Sergio mi ha portato a Roma contro il volere di tutti i miei parenti e da lì è partito tutto. Ma io ero preparata, anche tecnicamente, grazie a mio fratello “cinephile“, con cui giravamo filmini. Poi mi sono sempre fidata del mio “istintaccio“ e ho sempre avuto ragione. Felice di questo premio alla carriera? Gli ultimi premi che ricevi sono sempre i più belli e i più preziosi".

Paolo Ceragioli