Incassata la fiducia della società, attraverso le parole dell’amministratore delegato Lo Faso, rimasto, di fatto, l’unico dirigente a tirare i fili, dal momento che il presidente Bulgarella, ormai da diversi mesi, ha altro a cui pensare, ora la Lucchese deve invertire decisamente la rotta, mettere un freno al recente e costante "trend" negativo, perché se la squadra dovesse continuare a viaggiare alla media di un punto a partita, chiuderebbe il campionato a 38 punti, cioè in zona play-out. Di solito la salvezza è intorno a quota 40. Va da sé che i rossoneri, per arrivarci, dovrebbero, intanto, conquistare 7 punti nelle ultime 6 gare che rimangono al giro di boa e chiudere il girone di andata intorno a quota 20-21. Anche se saranno partite molto delicate, sia quelle in casa (Legnago, Pontedera ed Arezzo), che soprattutto quelle in viaggio (Terni, Pesaro e Sassari), Tumbarello e compagni dovranno provare con rinnovata forza a centrare quell’obiettivo. Non hanno molte altre alternative.
Perché è ormai chiaro che non c’è tempo per "piangere sul latte versato". Questo è invece il tempo per rimettere insieme i "cocci" di una squadra che, oltre ad aver perso, strada facendo, la propria identità, non lotta più come un tempo, dando l’impressione di non essere in grado di reagire alle avversità.
Il compito che attende Gorgone è molteplice: da una parte deve tornare ad un assetto tattico stabile, specialmente in difesa (a proposito, quella rossonera è la terza peggiore, con 20 reti, dopo quelle del Legnago e della Spal) senza "fughe" in avanti; dall’altra deve tenere alto il più possibile il morale del gruppo, perché la situazione è sì delicata, ma, come si dice, a tutto c’è rimedio. E il primo e forse ultimo rimedio si chiama: battere sabato il Legnago, che, però, attenzione, di recente, con l’arrivo in panchina di Contini, ha dato segnali di risveglio. Ancora una volta tocca a Gorgone e alla squadra avere la forza, intanto di tapparsi gli orecchi e poi di provare a rialzarsi, sapendo che per riuscirci dovrà contare solo sulle proprie forze.
Anche in questa settimana il mister dovrà fare i conti con infortunati e squalificati nel varare la formazione da opporre al Legnago. Fedato, Gasbarro e Sabbione sono di fatto out, il portiere Palmisani è stato fermato per due giornate "per aver tenuto una condotta violenta nei confronti di un calciatore avversario, con un calcio al polpaccio". Lo stesso allenatore Gorgone, che essendo in diffida, è stato squalificato per un turno "per condotta irriguardosa nei confronti dell’arbitro e del quarto uomo". Toccherà ancora al vice Testini guidare la squadra dalla panchina. Chiusa la parentesi del "turn over" si torna alla squadra dell’ultimo periodo. In difesa, il terzetto davanti a Coletta, potrebbe essere composto da Frison, Fazzi e Cartano; in mezzo al campo i soliti cinque (Quirini, Welbeck, Tumbarello, Catanese, Antoni) e in attacco il tandem Costantino, Saporiti. Pacella di Roma 2 arbitrerà il match di sabato contro il Legnago.
Emiliano Pellegrini