Non si può certo dire che la nuova Lucchese targata Sababila, guidata dall’avvocato Longo, brilli in trasparenza e chiarezza nei rapporti con i media. Bastano tre esempi per avvalorare l’affermazione. Il primo: nel corso della conferenza stampa di presentazione, l’unica fino ad oggi, il presidente Longo disse che nel giro di una settimana avrebbe reso noti i nomi dei "finanziatori" esterni alla società, perché da sola la Sanbabila non avrebbe potuto reggere il peso economico della gestione. Finanziatori che poi abbiamo scoperto non essere gli australiani del Racing City. Di giorni ne sono passati, ma la risposta non è ancora arrivata.
Secondo esempio, che è poi è un interrogativo: perché non è stato ufficializzato l’ingaggio di Luca Nember al posto di Claudio Ferrarese in qualità di direttore sportivo? Infine, come intende ovviare la società al fatto che il collega Nico Venturi ha rassegnato le dimissioni da addetto stampa della Lucchese? Per quello che sappiamo crediamo che per la Lega la figura dell’addetto stampa sia obbligatoria.
E a proposito di mercato, a fare il punto è stato Umberto Bruno, uno dei consulenti tecnici della squadra rossonera, nel corso di una intervista rilasciata ad un collega di Sportitalia. Sabato subito la sfida al suo passato, il Milan Futuro. "Questa è una sfida importante per la classifica essendo uno scontro diretto. Poi ci troviamo di fronte fra l’altro un nostro ex giocatore (Ettore Quirini) una delle prime operazioni che ho dovuto fare per il fatto che a giugno sarebbe andato a scadenza. E’ una partita delicata, arriviamo da una sconfitta immeritata nell’ultimo match. Speriamo che con i nuovi innesti possiamo ripartire nel modo giusto".
Sui rinforzi Bruno ha aggiunto: "Il mercato l’ho fatto soprattutto pensando a rinforzare difesa e centrocampo. Perché abbiamo preso tanti gol. Ne abbiamo fatti pochi, ma non così pochi. Il problema era più che altro dietro e in mezzo al campo. Salomaa è un giocatore che ha ‘strappi’‘ importanti e può fare più ruoli. Sono convinto di tutti i giocatori che sono arrivati, potranno darci una mano. Galli a metà campo è una sicurezza. Poi punto molto su Ballarini: lo presi a Trieste negli allievi ancora tanti anni fa. Dietro con Rizzi e Benedetti siamo abbastanza coperti. In più Joao Da Silva sono andato a prenderlo dalla Serie D. Diawara non è ancora pronto, ha bisogno di 1-2 settimane a causa di una infezione. In porta sono molto convinto delle qualità Riccardo Melgrati. Qualcosa abbiamo fatto, non si poteva stravolgere completamente la squadra, penso che ce la possiamo giocare, le possibilità ci sono".
In chiusura Bruno ha accennato al rapporto con Gorgone: "Con il mister c’è un rapporto molto diretto, è una persona che dice quello che pensa, cosa che apprezzo. Io cerco sempre di condividere le scelte, poi è chiaro che ad ognuno spetta il proprio ruolo, ma sempre condividendo tutto. Lui sapeva bene che tipo di difficoltà potevamo avere nel mercato. Abbiamo fatto il possibile. Quello che mi piace di lui è che lo vedo convinto, nella sua testa non c’è il minimo pensiero riguardo alla retrocessione: lo vedo focalizzato, questo è ciò che serve nello sport".
Leggendo questa intervista, è chiaro che l’anima del mercato di riparazione della Lucchese è stato Umberto Bruno e non altri...
Emiliano Pellegrini