Lucchese “incerottata” in trasferta a Terni

Serie C. Oltre a Welbeck, in forse Sabbione, Gasbarro e Gemignani. E la partita è tra le più difficili. Cessione società in stand by

Lucchese “incerottata” in trasferta a Terni

Serie C. Oltre a Welbeck, in forse Sabbione, Gasbarro e Gemignani. E la partita è tra le più difficili. Cessione società in stand by

Di questa Lucchese si può dire tutto, meno che sia fortunata. Non passa settimana che qualche giocatore non finisca in infermeria e che quindi l’allenatore Gorgone sia costretto a varare una squadra "convalescente". A parte il ghanese Welbeck, che sta facendo tutti gli esami del caso per capire l’origine dell’improvviso malessere e ancora non sappiamo quanto tempo dovrà stare fuori, sono in troppi a non essere al cento per cento a causa di vecchi o recenti "acciacchi".

E’ il caso di Gasbarro, ma anche di Sabbione, di Saporiti, di Gemignani. Per non parlare degli infortunati di lungo corso come Giacchino e Fedato. Soltanto dopo la seduta di rifinitura di domani mattina, il mister capirà chi sono quelli "abili e arruolati" e deciderà la formazione da presentare al "Liberati" contro la Ternana, terza forza del girone. Mentre in occasione della partita di sabato scorso contro il fanalino di coda Legnago, la Lucchese avrebbe potuto e dovuto conquistare il primo successo al Porta Elisa, domenica a Terni l’obiettivo sarà quello di provare a limitare i danni.

Poi è anche vero che nel calcio ogni partita fa storia a sé e che non ci sono gare vinte o perse prima di averle giocate, ma dobbiamo essere onesti nel ritenere che oggi la Ternana è largamente favorita, perché ha più del doppio dei punti dei rossoneri, oltre ad un organico tecnico di prim’ordine.

Detto questo, sarà interessante vedere lo spirito di reazione della squadra di Gorgone di fronte agli ultimi "rovesci". In una parola, servirà una Lucchese la più compatta ed aggressiva possibile, al limite anche più "coperta". E poi diciamolo in modo chiaro: le sfide in chiave salvezza saranno quelle contro il Pontedera e in parte contro l’Arezzo, anche se nulla vieta di fare punti contro le "big" come Ternana e Torres.

Chi giocherà al "Liberati", lo vedremo soltanto domenica pomeriggio all’ingresso in campo. Per quanto riguarda l’altra "partita", quella societaria, niente di nuovo da segnalare. Da quello che emerge dai comportamenti della dirigenza, è chiaro che l’obiettivo è uno solo: trovare entro il 16 dicembre prossimo un acquirente che immetta denaro fresco nelle casse sociali, perché entro quella data dovranno essere pagati stipendi e contributi ai tesserati, pena 4 punti di penalizzazione, che rappresenterebbero una "mazzata" sulle speranze di salvezza della squadra.

Nulla vieta di credere che l’attuale proprietà abbia le risorse necessarie per fare fronte alla scadenza di dicembre e punti tutto sul mercato di gennaio per abbassare il foglio paga e al limite per cedere quei giocatori che hanno mercato e rendere così meno gravoso il passivo.

Certo è che nessuno si sarebbe immaginato che dopo appena un anno e mezzo dall’avvento di Andrea Bulgarella sulla scena calcistica rossonera, con tanto di belle promesse, la Lucchese si trovasse in questa situazione. In fondo la crisi della squadra è "figlia" della crisi societaria.

Emiliano Pellegrini