Se facciamo riferimento ai numeri del Cesena (primo posto, 80 punti frutto di 25 vittorie, 5 pareggi e solo 2 sconfitte, 70 gol realizzati e 17 subìti) si potrebbe concludere che domenica pomeriggio alla Lucchese rimarrebbero pochissime possibilità di ribaltare il pronostico della vigilia. Può darsi che sia così, ma come si dice, ogni partita fa storia a sé e quando l’arbitro Centi fischierà il calcio di inizio del match, si partirà dallo zero a zero. Poi, è ovvio che potrebbero saltare fuori i maggiori valori tecnici della capolista, ma siamo convinti che la più "piccola" Lucchese, come era successo per larghi tratti anche nella gara di andata, finita poi per 3 a 0 a favore dei bianconeri, avendo pochissimo da perdere, puntando sull’orgoglio, disputerà una grande partita.
Per provare a mettere in difficoltà la squadra di Toscano e del capocannoniere del girone l’albanese Shpendi, i rossoneri dovranno battere soprattutto la strada della aggressività, del ritmo, non tanto quella del fraseggio, del gioco ragionato, perché su quel terreno il Cesena è sicuramente più attrezzato. E al riguardo saranno determinanti le scelte che Gorgone farà, avendo di fatto tutto l’organico a disposizione, a parte Visconti. Ecco allora che la velocità e la capacità di Rizzo Pinna e Disanto sugli esterni di saltare l’uomo a proporre il cross dal fondo, con Guadagmi e Russo in alternativa a giochi iniziati, uniti alla capacità del giovane Yeboah di tenere impegnato il "pacchetto" difensivo bianconero, potrebbero creare qualche problema a Prestia e Silvestri. E’ ovvio che molto dipenderà dalla capacità degli uomini di centrocampo di fare filtro per la difesa ed evitare che arrivino palloni giocabili per il bomber Shpendi.
Questo per quanto riguarda la fase propositiva; per quella difensiva servirà la massima concentrazione e attenzione sui calci da fermo (punizioni ed angoli) dove troppo spesso la Lucchese ha preso i gol.
Alle corte: il pronostico pende decisamente dalla parte del Cesena, ma se i rossoneri non commetteranno gli errori più banali, se avranno la forza di rimanere sempre in partita, potrebbero dare un piccolo dispiacere alla prima della classe, un po’ come successe due anni fa quando la Lucchese fermò la lanciatissima Reggiana con un gol di Papini. Anche allora la formazione allenata da Aimo Diana veniva da una lunga serie di risultati positivi, ma al Porta Elisa trovò disco rosso. E mentre i tifosi bianconeri riempiranno la curva est, quelli di casa dovrebbero fare altrettanto, almeno per quanto riguarda la curva ovest.
Emiliano Pellegrini