Lucca, 15 ottobre 2024 – Anche se la differenza è lieve, a Lucca gli studenti sono più bravi con i numeri anziché con le parole. A dirlo, nero su bianco, sono i dati dei test Invalsi 2023-2024 che segnalano nella materia di italiano un 39 (+2,4) negli alunni di terza media e un 37,8 (-6,7) in quelli dell’ultimo anno delle scuole superiori, con un -1,2 complessivo. In matematica, invece, abbiamo un 41,8 (-1,0) negli alunni delle scuole medie e un 42,2 (-4,9) per i ragazzi pronti a lanciarsi nel mondo del lavoro o all’università, registrando un +0,3.
A livello nazionale, la fotografia dei dati sottolinea, ancora una volta, i divari negli apprendimenti degli studenti che colorano un’Italia spaccata in due. Se il Centro Nord ha in parte colmato il solco scavato dalla pandemia, Sud e isole continuano infatti ad arrancare: alla fine del primo o del secondo ciclo d’istruzione un ragazzo del sud su due non raggiunge il livello di competenze ritenuto adeguato (il livello 3), sia in italiano che matematica.
Se inquadriamo lo spaccato provinciale, i ritardi rilevati in primavera dall’Istituto di valutazione con le prove standardizzate si fanno infatti più nitidi e i colori più saturi: in alcune aree del Mezzogiorno gli alunni fermi ai livelli 1 e 2 (quindi sotto il minimo richiesto) a volte superano addirittura il 60% dei partecipanti ai test. Alcune realtà, anche dalla Capitale in su, sono addirittura peggiorate rispetto al 2021, quando gli effetti nefasti della chiusura delle scuole dovuta alla pandemia erano al culmine.
Dopo la pandemia, il ritardo accumulato dal Sud emerge in maniera lampante alla fine dei due cicli di scuola esaminati. In media le competenze risultano inadeguate per oltre il 40% degli studenti di terza secondaria di primo grado e per il 42,2% di quelli di quinta superiore. Dai dati, emerge anche che nel passaggio tra cicli scolastici (ovvero da medie a superiori) aumenta in media del 2% circa la quota di studenti con competenze inadeguate, sia in italiano che in matematica. Anche in questo caso con un trend più marcato al Sud e al Centro (+6% in italiano in entrambe le macro-aree e rispettivamente +4% e +7% in matematica).Si rileva, invece, un generale recupero in italiano tra i maturandi e anche in matematica, con l’eccezione di qualche provincia dove in terza media l’incidenza dei test numerici di livello 1 e 2 risulta in aumento. Tra queste troviamo anche la vicina Livorno (+4,3%).